Sono stati più di cinquemila i partecipanti alla StraGenova del cuore: la corsa organizzata domenica 14 ottobre da Il Secolo XIX con l’Uisp, per dare un segnale di ripartenza alla città e raccogliere fondi per un progetto di ricostruzione per la zona colpita dal crollo del Ponte Morandi. Nella fiumana di gente partita poco dopo le 10 dall’arco gonfiabile montato al varco portuale di San Benigno, i runner veri scattano, lasciandosi famiglie, bambini e cani alle spalle. Quella su cui si è corso è la prima opera consegnata alla città dopo la tragedia: per la prima volta si mostra ai genovesi che sono un mare di magliette bianche, con il logo di Genova nel cuore.
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L’Uisp era presente alla manifestazione con il presidente nazionale Vincenzo Manco e il vicepresidente Tiziano Pesce.
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“Non abbiamo voluto mancare ad un appuntamento così importante, per la città di Genova ma anche per il Paese intero – ha detto Manco - Un grande abbraccio e lo straordinario affetto delle cinquemila persone che hanno partecipato e un esempio di come l’Uisp sappia essere vicina a chi vive situazioni di disagio e al bisogno estremo di questa città di immaginare un futuro, non solo immediato ma di medio-lungo termine. Questo fiume di gente è un segnale chiaro a tutti noi, ma prima di tutto alla politica, alle istituzioni, alla società civile. L’Uisp c’è e farà la propria parte fino in fondo perché Genova possa, non solo rinascere, ma immaginare un futuro migliore. Lo sport sociale ha dimostrato anche oggi che laddove c’è un valore in cui riconoscersi può fare molto: la passione dello sport sociale trascina le persone per raggiungere obiettivi molto alti”.
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Migliaia di genovesi di ogni età e professione, sfilano in bianco con il pettorale “I love Ge” sul petto. Le donne camminano fasciate nelle magliette di Genova nel cuore e non tutte si sentono a proprio agio in tenuta ginnica ma dissimulano bene: chi con un tocco di rossetto, chi con una fascia colorata nei capelli e occhiali da sole. Le podistiche genovesi, invece, hanno messo da parte per un giorno, insieme alle corse di campionato, anche le divise sociali.
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