La presenza Uisp al Matera sport film festival

Cammini nel centro storico di Matera e respiri storia, cultura, racconto sociale di un popolo accogliente e di una terra aspra. Un contorno perfetto per fermarsi e riflettere su tutto: migrazioni, questione sociale, Meridione, minoranze, diritti. Gli incontri e le proiezioni del Matera sport Film Festival giunto alla VII edizione fanno pensare all’incredibile capacità narrativa dello sport, racconto sociale dell’Italia e del mondo attraverso film che arrivano dal Sud America e dall’Africa. Ma anche dall’Italia: questa sera verrà proiettato, tra gli altri film, “La prima volta”, del giovane regista Roberto Cannavò, prodotto in collaborazione con l’Uisp Emilia Romagna. Una storia di sport in un istituto minorile. Nella giornata inaugurale di giovedì 23 novembre Gian Paolo Ormezzano, decano dei giornalisti sportivi italiani, ha presentato la piece teatrale “Campionissimissime”, che racconta otto campionesse, da Alfonsina Strada a Sara Simeoni. Lo abbiamo intervistato, insieme a Michele Di Gioia, direttore del Festival e presidente Uisp Basilicata.

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Michele Di Gioia presenta così la rassegna: “È la volontà di unire lo sport a tutti quei fermenti culturali che in questo momento sta vivendo la città e che possono essere coniugati in sport sociale, ma soprattutto in immagini, per trasmettere la vera l’idea di sport di una città capitale della cultura. Quest'anno abbiamo provato a fare delle alleanze interessanti, ad esempio con il Trentofilmfestival, per creare una sorta di filo rosso che lega l'attività sportiva all’attività in montagna e dello sport sociale alla parte culturale e quindi daremo ampio spazio alle produzioni Uisp o coproduzioni per dimostrare quanto lo sport possa essere inclusivo e integrante”.

Giovedì 23 novembre presso il Cinema “Il Piccolo” di Matera si è tenuta la messa in scena dello spettacolo teatrale “Campionissimissime”, racconto di otto donne storiche dello sport ideato da Gian Paolo Ormezzano e per la regia di Luca Busnengo.

“Lo spettacolo raccoglie un po' di passaggi storici dello sport con otto monologhi di donne famose – racconta Gian Paolo Ormezzano - per l'Italia Sara Simeoni, l’unica viva delle otto, e Alfonsina Strada, che fece il giro d'Italia del 1924 contro i maschi, poi c’è Florence Griffith, Josephine McKim, campionessa di nuoto diventata famosa soprattutto per essere stata la controfigura di Maureen O’Sullivan, interprete di Jane nel film Tarzan e la compagna del 1934. Karen Muir, campionessa sudafricana di nuoto che non riuscì a partecipare alle Olimpiadi perché nel 1976, quand’era al top della carriera, il suo paese era stato escluso dalle competizioni internazionali per via dell’apartheid. Oppure Callipatera, la mamma ateniese che nelle Olimpiadi del 776 a.C. decise di travestirsi da uomo e fingersi allenatore per assistere al trionfo del figlio nella corsa rischiando la vita perché era vietato alle donne”.

Giovedì 23 novembre, in occasione dell'apertura della rassegna, è stata siglata una collaborazione tra il Matera Sport Film Festival e il Trento Film Festival della montagna, grazie al collegamento dato dall’Uisp che dal 2015 ha avviato un rapporto di collaborazione con la rassegna trentina “al fine di arricchire la programmazione annuale del Trento Film Festival con iniziative pubbliche che mettano al centro lo sport nella sua valenza sociale e un’idea di montagna accessibile e aperta a tutti”. Da questo intreccio consolidato, che ha portato l'Uisp Trentino negli ultimi tre anni a organizzare diverse iniziative inserite nel calendario del Trento Film Festival, si è sviluppata questa nuova relazione con il Matera Sport Film Festival. Il sodalizio tra i due Festival e tra le due Film Commissions darà spazio al rapporto affascinante e complesso tra uomo e natura, promuovendo la conoscenza e la difesa dei territori, approfondendo i legami con popoli e culture, celebrando le grandi e piccole imprese dello sport nazionale ed internazionale.