Nazionale

L'Uisp in Europa: opportunità e condivisione

La trasferta Uisp a Bruxelles sulle linee di intervento attraverso le quali orientare le strategie progettuali dello sport sociale. Parlano T. Pesce e S. Farina

 

Due giorni fitti di incontri, presentazioni di che cosa è e che cosa fa l’Uisp, ascolto di quelle che possono essere le linee di intervento attraverso le quali orientare le strategie progettuali dello sport sociale e per tutti Uisp per il futuro. Questo è stato il senso della trasferta nazionale Uisp a Bruxelles, il 24 e 25 settembre.

Tiziano Pesce, vicepresidente nazionale Uisp, intervenendo all’incontro con i rappresentanti del CESE, il Comitato Economico e Sociale Europeo, ha sottolineato la ricchezza della doppia identità Uisp, associazione di promozione sportiva e sociale, fatta di storia ed esperienze trasversali, che sanno leggere le potenzialità sociali ed educative dello sport, a 360 gradi: “L’attenzione all’Europa è per l’Uisp un riferimento culturale e politico, strategico e valoriale. Rappresentiamo un pezzo del terzo settore italiano e viviamo un ruolo storico nella promozione e nel sistema sportivo italiano. Oggi siamo nel mezzo di una doppia trasformazione di quadro legislativo che è in atto in Italia. Anche per questo guardiamo all’Europa con attenzione e la consideriamo un riferimento. A partire dalle politiche, sino alla nuova programmazione 2021-2027 e ai 17 Global Goals delle Nazioni Unite di cui, un’associazione come l’Uisp, ne interpreta e attraversa ben 11”.

“Ogni giorno l’Uisp sul territorio è un riferimento per cittadini e società sportive in termini di servizi, attività, progettazione, rapporto con basi associative, sostenibilità, campagne sociali e civili legate all’ambiente, ai diritti, alla salute, alla solidarietà, alla coesione. Noi dirigenti nazionali Uisp e rappresentanti del territorio dobbiamo continuare ad implementare rapporti con le pubbliche amministrazioni locali e nazionali, sapendo sempre di più proiettare l’Uisp verso la dimensione europea, con una grande e doverosa attenzione ai temi della sostenibilità economica e della corretta gestione amministrativa. Certi, in questo modo, di rendere un servizio anche alle potenzialità progettuali e sociali del nostro Paese”. (GUARDA IL VIDEO CON L’INTERVENTO DI TIZIANO PESCE)

Qual è il bilancio della trasferta Uisp a Bruxelles? “Sono molto soddisfatto dei nostri incontri alla Commissione Europea e al Cese – risponde Salvatore Farina, responsabile progettazione nazionale Uisp - e credo sia doveroso ringraziare i comitati regionali Uisp che hanno investito e stanno investendo sul progetto EU…ISP. Con questo ciclo di incontri ci siamo avvicinati all’Europa e forse in futuro sentiremo l’Europa più vicina a noi. Le due giornate ci hanno permesso di percepire la disponibilità dei responsabili dei settori e dei funzionari che abbiamo incontrato. A Bruxelles non ci sono burocrati, ma persone disponibili ad incanalare il valore sociale dello sport, ovvero ciò che facciamo, all’interno della nuova progettazione 2021-2027. Per questo è necessaria un’interazione, dobbiamo aprirci e presentarci. Abbiamo riscontrato grande interesse. In particolare da parte del Cese, il Comitato Economico Sociale Europeo, che è anche casa nostra in quanto rappresenta la società civile”.

Il senso degli incontri si può trasformare in altrettante linee di lavoro da trasmettere ai Comitati territoriali Uisp? “Abbiamo scoperto che l’Europa non è così lontana, anzi – prosegue Farina - le Commissioni hanno bisogno di stimoli, noi abbiamo bisogno di loro: l’Uisp è una grande associazione, mi sembra che siano rimasti colpiti soprattutto dalla nostra capillarità territoriale e dai nostri numeri. Quindi per prima cosa dobbiamo trasmettere ai territori consapevolezza e conoscenza di quali siano le occasioni da non perdere: le politiche europee del futuro saranno trasversali quindi noi non dobbiamo guardare solo alle opportunità offerte da Erasmus +, tanto per fare un esempio, ma a tutte le politiche. Non siamo andati a scoprire formule magiche ma a confrontarci su politiche europee che sono anche le nostre. Ovviamente questo è solo un primo tassello, bisogna continuare a lavorare ma credo che si sia trattato di una prima importante tappa”. (a cura di Ivano Maiorella ed Elena Fiorani. Video di Sara Ceci)

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