Nazionale

L’Uisp nei campi profughi: ne parla il Corriere dello sport

Verso Vivicittà 2019: intervista a Loredana Barra e Ilaria Nobili, operatrici Uisp, per raccontare sport e cooperazione internazionale in Libano

 

“Lo sport è di tutti, per tutti, anche nei campi profughi in Libano”: il Corriere dello sport rilancia il messaggio dell’Uisp in un articolo comparso giovedì 14 febbraio sul quotidiano e firmato da Christian Marchetti. Il giornalista ha intervistato due operatrici Uisp, Ilaria Nobili di Roma e Loredana Barra di Sassari, che stanno seguendo i progetti formativi condotti dall’Uisp in Libano. Questi progetti, che proseguono ormai da diversi anni, sono finanziati dalle raccolte fondi promosse ogni anno da Vivicittà: un euro di ogni iscrizione, infatti, viene devoluto in favore dei progetti nei campi profughi.

La formazione nei campi profughi libanesi è partita circa quattro anni fa e ha visto alternarsi in Libano vari operatori Uisp da tutta Italia. Ilaria è tornata da Tiro pochi giorni fa: “Abbiamo lavorato con danza e basket – ha raccontato al giornalista – stavolta avevamo tutto l’occorrente ma, se manca, improvvisi e fai il pallone con fogli di giornale e metri di nastro adesivo, il canestro allargando le braccia”.

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Lo sport “ci consente di accendere quell’interruttore che tutti hanno e che chiede solo di essere acceso – aggiunge Loredana Barra - Nei campi palestinesi e siriani formiamo operatori del posto per cercare di migliorare la vita di chi vive lì. Poi però ti accorgi che il primo interruttore acceso è proprio il tuo”.

Vivicittà si correrà in sedici località estere, tra cui proprio il Libano. GUARDA IL VIDEO della scorsa edizione

Anche quest'anno Vivicittà sarà al fianco dei bambini palestinesi e siriani ospiti del campo Ain El Helwe, con particolare attenzione ai bambini con disabilità. Vivicittà contribuirà all’acquisto di un mini bus per trasportare i
bambini con disabilità ospiti della struttura alla Ghassan Kanafani Cultural Foundation, una ONG Libanese fondata nel 1974, che ha istituito e gestisce sei asili nido, due centri di abilitazione, tre biblioteche per bambini ed un centro d’arte, all’interno dei campi profughi palestinesi in Libano, frequentati finora da più di 8500 bambini. Inoltre, proseguiranno i corsi di dance terapy, nello specifico per giovani con disabilità e loro parenti e per gli insegnanti del centro. Per informazioni sul progetto clicca qui. (A cura di Elena Fiorani)

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