Nazionale

L’Uisp scende in campo per i diritti LGBTI a Torino

Sabato 25 settembre l’Uisp sarà al pride che sfilerà per le vie di Torino. L’impegno per i diritti di tutti raccontato dalla presidente Uisp Piemonte, P. Alfano

 

Sabato 25 settembre, dopo un po’ di traversie burocratiche, torna a Torino il tradizionale corteo del Pride per le vie del centro cittadino. La sfilata partirà alle 15.30 da corso Principe Eugenio con i "colori dell’Arcobaleno LGBTQIA+" e con lo slogan “Quant* di noi volete ancora sulla coscienza?”. Tra mille bandiere colorate ci saranno anche quelle dell’Uisp: il comitato regionale Piemonte e quello di Torino sono in prima fila nell’organizzazione dell’evento e saranno in piazza sabato.

“Noi sfileremo dietro il nostro striscione "Uisp per i diritti contro le discriminazioni" e al fianco di tutte le realtà LGBTI che saranno in piazza per chiedere diritti ma anche per festeggiare - spiega Patrizia Alfano, presidente Uisp Piemonte - Facciamo parte del Coordinamento Pride ed ogni anno invitiamo tutte le società ed associazioni affiliate e tutti i soci a partecipare. Questa giornata di condivisione si inserisce in un impegno quotidiano e molto longevo che condividiamo con i nostri soci”.

Quest’anno, inoltre, insieme all'affiliazione alle società è stata distribuita una scatolina di “deomofobina”: una scatolina che sembra quella di un farmaco e invece contiene un bugiardino che è un decalogo contro l’omofobia. “E’ il nostro antidoto per la discriminazione”, dice Alfano. 

L’impegno dell’associazione si esprime con varie iniziative che vengono portate avanti durante tutto l’anno, anche in collaborazione con altre realtà del territorio, e attraverso la formazione: “Da sempre le politiche di genere sono parte del nostro programma di approfondimento per le Unità didattiche di base, per tutti i tecnici e gli educatori. Abbiamo anche realizzato un corso con la Regione per individuare le persone bullizzate o discriminate e aiutarle a trovare sostegno presso gli uffici preposti. Si tratta di un impegno a tutto campo e giornaliero: la sfilata del pride è un giorno di festa in cui sfiliamo per la città al fianco del  movimento e dei cittadini che difendono i diritti di tutti”.

La tutela e la promosione dei diritti delle persone, in particolare il diritto alla pratica motoria e sportiva, è al centro dell'azione dell'Uisp, che proprio a questo scopo ha promosso ormai da diversi anni il Tesseramento Alias. Questa innovazione è nata per accogliere e riconoscere le persone transgender: grazie a questa possibilità, infatti, coloro che avranno avviato un percorso di riassegnazione del sesso potranno comunque iscriversi con la propria identità, anche prima che sia concluso l'iter giudiziale di rettificazione degli atti anagrafici. Il nome sarà utilizzabile nello svolgimento delle attività della Uisp e garantirà comunque tutte le coperture assicurative previste per gli associati. GUARDA LO SPOT

"Lo sport deve permettere di svolgere attività in modo pari ed uguale riconoscendo l’identità di queste persone. Le Olimpiadi hanno dato dimostrazione di una grande apertura a queste tematiche, anche grazie alle dichiarazioni e iniziative di atlet* gay, lesbiche, trans. Come Uisp siamo impegnati per promuovere uno sport inclusivo per i diritti di tutt*", ha detto Manuela Claysset, responsabile Politiche di genere e diritti Uisp. (leggi l'intervista

L’Uisp Piemonte ha lanciato nel 2019 anche la campagna “Uisp friendly”, realizzando un adesivo con una grafica arcobaleno che le società possono attaccare in palestre e piscine per dichiarare che l’impianto è aperto ed accogliente per tutti. “Negli anni abbiamo dato vita ad un bel movimento che si ritrova poi nella giornata del corteo, che è sempre molto bello e colorato. Le associazioni che sfilano si fondono e confondono, non c’è appartenenza ma un’identità condivisa legata ad un ideale che accomuna tutti".

I valori connessi all'identità Uisp, vissuti da sempre con lo sport, Patrizia Alfano li ha raccontati anche in una intervista su Torino Web TV. Il sogno per il futuro è la possibilità di avere politiche pubbliche e sostegni per il diritto allo sport e per le società sportive del territorio. E la possibilità di veder riconosciuto il lavoro sportivo.

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