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L'Uisp su Tv France24 con il progetto "SportAntenne"

Il servizio su calcio e razzismo in Italia racconta il progetto Uisp come una pratica d'eccellenza contro razzismo e discriminazioni

 

France24, network tv tra i più noti a livello internazionale (trasmette in Europa, Asia e Africa) si è occupata di Uisp e del suo impegno contro il razzismo e le discriminazioni, attraverso il progetto “SportAntenne”. In un servizio realizzato dalla giornalista Natalia Mendoza su calcio e razzismo, trasmesso in inglese, francese e arabo e più volte replicato nel corso di mercoledi 14 giugno, France24 si è occupata della crescita del razzismo nel calcio italiano.

GUARDA IL SERVIZIO DI NATALIA MENDOZA SU FRANCE24

L’inviata è partita da un’intervista a Sulley Muntari, centrocampista del Pescara, vittima di episodi di razzismo durante la partita col Cagliari, lo scorso maggio. Il giocatore, espulso al termine della gara di Cagliari per la reazione agli insulti razzisti, aveva invocato inutilmente l’intervento dell’arbitro. In seguito è stato deferito e poi “graziato” dalla Figc. Nel servizio di Natalia Mendoza vengono raccolte anche le testimonianze dei suoi compagni di squadra Benali e Bahebek: la Federcalcio fa poco contro il razzismo, questa è la denuncia. Dello stesso avviso è il sociologo Mauro Valeri (Unar), che sottolinea che manca una strategia di contrasto del fenomeno e le tifoserie tendono a minimizzare gli episodi di razzismo.

Il servizio prosegue con le testimonianze raccolte a Caserta grazie al progetto “SportAntenne” Uisp che viene definito come la prima vera indagine conoscitiva sulle discriminazioni. Parlano i giocatori della squadra multietnica Lions di Caserta, composta da migranti e rifugiati, diventata ormai una presenza fissa ai Mondiali Antirazzisti Uisp. Moussa Badjinka, giovane senegalese, racconta la sua storia: da un anno e mezzo fa parte della squadra che per lui è diventata un riferimento di socialità, il problema è che in molte partite gli insulti razzisti si sprecano, dentro e fuori il campo.

L’Uisp viene presentata come l’associazione sportiva più attiva sul terreno dell’antidiscriminazione: la giornalista parla del progetto “SportAntenne”, lanciato da Uisp e Unar a Caserta e in altre città in tutta Italia. Parla Marco Proto, “antenna” del progetto a Caserta, pronto a ricevere segnalazioni di episodi di discriminazione. Grazie allo sport e al calcio, Marco Proto, giovane avvocato e dirigente Uisp, entra in contatto con i ragazzi migranti del territorio e attraverso alle loro denunce riesce a far affiorare un fenomeno che spesso rimane allo stato latente o viene minimizzato.

La raccolta di queste segnalazioni in tutta Italia è un grande passo in avavnti, conclude la giornalista Natalia Mendoza, anche se il cammino per eliminare il razzismo nel calcio italiano è molto lungo. Non ci sentiamo di darle torto, questa è la situazione e la strada giusta è proprio quella di azioni e progetti come “SportAntenne” Uisp: razzismo e discriminazioni esistono e vanno denunciate  (di Ivano Maiorella, redazione nazionale Uisp – ha collaborato Paola Palombo)

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