Nazionale

L’Uisp sulla Rai: a Matera con il progetto Open Playful Space

Michele Di Gioia, presidente Uisp Basilicata, è intervenuto a Buongiorno Regione della Tgr Rai per descrivere i risultati del progetto

 

Prendere i quartieri in cui si vive e renderli più belli esteticamente e più vivibili, includendo fasce di popolazione a rischio: sono stati i due obiettivi principali, e solo apparentemente lontani, del progetto che ha coinvolto la città di Matera promosso dall’Uisp Basilicata con la collaborazione della Fondazione Matera 2019. Michele Di Gioia, presidente Uisp Basilicata, è intervenuto in studio nell’edizione di mercoledì 5 febbraio di Buongiorno Regione della TgR Rai Basilicata, per descrivere le azioni e gli obiettivi di Open playful Space.

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“Abbiamo utilizzato la leva di Matera Capitale della cultura 2019 per raccontare la dimensione culturale dello sport partendo da un linguaggio semplice, quello dei giochi e dello sport, ma anche dell'arte urbana – ha detto Di Gioia - abbiamo provato a rivedere le logiche della città e a far diventare le periferie il centro della nostra attività. Il linguaggio scelto ci ha aiutato nella riqualificazione; i giochi, le attività e la partecipazione sono stati i temi su cui la città si è interrogata, e nell'arco di un anno e mezzo siamo riusciti a trasformare alcuni luoghi rendendoli riconoscibili e quindi valoriali per i cittadini. È un percorso che abbiamo attivato e che sicuramente non si ferma qui”.

Grazie al progetto Uisp alcuni spazi della città sono stati resi più belli e messi a disposizione dei giovani, ma non solo: “Il primo obiettivo di questa iniziativa è stato dare voce ai cittadini attraverso attività ed azioni - ha proseguito Di Gioia - affinchè si potessero riconoscere nei luoghi che abitano, perché avevamo riscontrato una grande distanza da questi luoghi. La tendenza preponderante nella comunità era una direzione univoca dalle periferie verso il centro, la parte nobile della città già al centro dei riflettori, mentre i luoghi della città meno battuti arrivavano ad essere quasi invisibili. Questa dicotomia tra visibile e invisibile ha promosso nei cittadini la percezione di poter valorizzare i propri spazi e tutti si sono sentiti coinvolti. Abbiamo lavorato in alcune zone non propriamente periferiche, ma che sono diventate periferie di fatto, come il Parco del Castello del Boschetto e piazza Cesare Firrao, e poi luoghi semiperiferici come Piazza degli Olmi, in cui abbiamo elaborato una serie di azioni che si sono concluse con la riqualificazione in chiave artistica di un campo di basket”.

Il playground elaborato dagli artisti Quapos e Skolp ha sintetizzato lo scopo del progetto: l'arte che diventa funzionale al gioco e allo sport, riuscendo a coinvolgere, inoltre, in questo intervento generazioni diverse, avvicinando giovani e anziani.

“È stato un processo anche abbastanza complesso – conclude il presidente dell’Uisp Basilicata – abbiamo dovuto far capire il senso di questa invasione, che proponeva degli sport anche inusuali, c’è stato bisogno di partecipazione e dialogo: i cittadini si sono resi conto di essere diventati protagonisti di trasformazione sociale, attraverso le attività proposte che sono state sicuramente originali, come lo skate, il parkour, la giocoleria e le arti circensi. A questo punto la prima fase del progetto è compiuta ma andrà avanti con le attività anche nel 2020: abbiamo già identificato due altre zone della città che saranno coinvolte, quindi Open playful Space segna la strada per il futuro”. (A cura di Elena Fiorani)

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