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L’Uisp sulla Rai: appello del Piemonte in vista delle riaperture

Patrizia Alfano, presidente Uisp Piemonte, intervistata dalla TgR Rai illustra i timori e i dubbi delle società sportive di fronte alle regole per la sicurezza

 

Con la fase 2 e le promesse riaperture di impianti sportivi e piscine sale la preoccupazione dei gestori, ancora in dubbio sulle linee guida da seguire, i protocolli e le regole per garantire la sicurezza di praticanti e istruttori. Nella mattina di mercoledì 27 maggio anche la TgR Rai del Piemonte ha affrontato questo tema, chiamando in causa la presidente del comitato regionale Uisp, Patrizia Alfano. L’Uisp, insieme ad altri Enti di promozioni sportivae a 30 gestori di piscine, ha firmato una lettera indirizzata alla Regione e ai Comuni in cui si chiedono certezze per poter riaprire in sicurezza.  

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“Il decreto regionale che sanciva la possibilità di riaprire il 25 maggio è arrivato venerdì 22 – ha detto Alfano - da subito ci siamo riattivati per aprire, ma c’è bisogno di tempo, per sanificare e predisporre un piano di ingressi alle attività diverso. Inoltre, molti gestori devono trovare anche la liquidità. Questo è un mondo che lavora prevalentemente in impianti pubblici in concessione, quindi impianti comunali, che paga gli affitti e le utenze ai comuni, e che esegue lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria. Facciamo tutto questo proponendo quote accessibili a tutti, perché siamo associazioni senza scopo di lucro il cui obiettivo è il pareggio”.

È un modo attorno al quale ruotano circa diecimila lavoratori e che svolge anche un'importante funzione sociale in tutto il territorio: “Lo sport sociale può svolgere questa importante funzione anche grazie alla sua diffusione capillare, che le permette di raggiungere tutti i cittadini di tutte le età, e per tutte le discipline sportive - prosegue Alfano - Quello che forse molti non sanno è che il mondo dell'associazionismo di base degli Enti di promozione sportiva comprende tutti gli sport, dall’attività motoria per gli anziani a quella per i bambini. La richiesta che facciamo alle istituzioni è di avere delle certezze: perché adesso, anche in mancanza di risposte certe, stiamo facendo enormi sacrifici per riaprire, lo facciamo perché crediamo nella ripresa e vogliamo contribuire. Soprattutto vogliamo continuare ad offrire a tutti i cittadini la possibilità di fare sport, perché è nella nostra vocazione”.

"Solo in Piemonte le persone che praticano attività motoria e sportiva con gli Enti di promozione sportiva sono più di 900.000, di tutte le età - ha aggiunto in un post su Facebook la presidente dell'Uisp Piemonte - Non esiste solo il fitness e lo sport professionistico, alla base ci siamo noi che diffondiamo la cultura del movimento, dei sani e corretti stili di vita, e promuoviamo la pratica sportiva di tante discipline. Siamo anche nelle scuole, ed è grazie a noi che molti bambini iniziano a praticare sport, con noi tanti adulti e anziani continuano a praticarlo. Chiediamo la garanzia di un'interpretazione uniforme tra Regione, Comuni e Asl dei protocolli applicativi delle linee guida per la sicurezza. Chiediamo certezze rispetto ai sostegni economici annunciati dalla Regione e dal ministero dello Sport; la sospensione degli affitti degli impianti e un aiuto vero alle tante associazioni che affittano spazi da privati. Intanto noi apriamo perché non vogliamo limitare il diritto della pratica sportiva per tutti e non vogliamo che lo sport diventi un lusso per pochi. Aspettiamo che i nostri sacrifici ricevano i giusti riconoscimenti!".

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