L'Uisp sulla Rai con il debutto di Open space a Crotone

Sono stati una cinquantina i giovani che si sono alternati al Dopolavoro ferroviario di Crotone venerdì 9 marzo per la giornata inaugurale di "Open space", il progetto promosso dalla Uisp nazionale e patrocinato dal Comune di Crotone per recuperare spazi urbani degradati attraverso il coinvolgimento di "crew" di giovani. I ragazzi hanno potuto cimentarsi negli sport di strada, a partire dallo skate che, oltre a essere una delle discipline sportive più amate dai giovani del momento, ha offerto momenti di spettacolarità grazie alle performance dei ragazzi dell’associazione “As Skate e roller KR”. Sport, qualche tiro a canestro, ma anche arte nella giornata inaugurale di “Open space” con i writer dell’associazione “Random” impegnati nella realizzazione del logo della manifestazione sulla parete di ingresso del Dopolavoro. Ha inoltre portato il suo contributo alla manifestazione anche l’associazione “Ciclofficina TR22o” che ha sensibilizzato all’utilizzo del mezzo a due ruote più ecologico al mondo.

La TgR Rai Calabria ha realizzato un servizio sull’evento di Open space, andato in onda martedì 13 marzo

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“Lo sport si basa sulle relazioni, tra i giovani e tra loro e la società in cui vivono perché praticando sport si socializza, si superano difficoltà e si possono fare delle cose utili per la nostra città – ha detto Franco Riolo, coordinatore locale del progetto - Noi vogliamo lavorare per fare delle cose che rimangano affinchè questo diventi un punto di aggregazione centrale per i giovani, e non solo, della nostra città”. 

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“Abbiamo organizzato un corso con lezioni frontali per far capire ai ragazzi che attraverso l'arte e la street art si possono migliorare i luoghi e si può partecipare ad abbellirsi”, dice Raffaele Caccavo, dell’associazione Random.

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I prossimi appuntamenti con i due laboratori creativi “Street art” e “Street skate and basket” si terranno ogni martedì e venerdì fino al mese di giugno. I laboratori sono entrambi gratuiti e aperti a tutti i giovani del territorio dai 16 e in su. Il progetto, che ha la durata di un anno e che coinvolge una serie di associazioni come Arci, "Ciclofficina", "Random" e altri movimenti a tema, si rivolge ai giovani che si trovano in condizione di disagio sociale. In particolare, guarda ai cosiddetti Neet-giovani non occupati e non in istruzione e giovani a rischio devianza, e prevede la costituzione di crew di street sport nelle undici città italiane coinvolte nel progetto. “Siamo riusciti – commenta Franco Riolo – a “invadere” il Dopolavoro senza creare problemi e disagi, anzi coinvolgendo i giovani in un’iniziativa che tenta di recuperare uno spazio cittadino inutilizzato all’esterno anche se di grosse potenzialità. L’obiettivo è continuare a migliorarlo e renderlo fruibile per tutti i giovani che vogliono fare arte e sport. La nostra attenzione si rivolgerà nel frattempo anche ad altre aree degradate del centro cittadino”.