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L’Uisp sulla Rai con la voce del Veneto sullo stop alle attività

Nel servizio della TgR Rai Veneto, l’Uisp regionale sottolinea le conseguenze negative, in termini di salute e relazioni, soprattutto per chi ha disabilità

 

Lo stop alle attività sportive causa gravi conseguenze che purtroppo passano spesso inosservate: la TgR Rai del Veneto ha scelto, invece, di evidenziare le difficoltà dei giovani, in particolare con disabilità, a cui è stato tolto un momento importante di crescita e di relazione. Nel servizio realizzato da Arianna Garavaglia e Paolo Colombatti, le interviste a Paola Banovaz, presidente dell’associazione ForMed'Abili, e a Paolo Peratoner, vicepresidente Uisp Venezia, sottolineano le conseguenze negative, non solo per la salute ma anche nelle relazioni. L’Uisp chiede protocolli rigidi per ripartire.

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In questo periodo abbiamo circa un milione di persone, dai bambini agli anziani, che sono fermi - ha detto Peratoner - Non si muovono e non hanno occasione di socialità. Sono tre i valori fondamentali collegati allo sport: l'aspetto educativo, l'aspetto sociale e l'aspetto legato alla salute al benessere delle persone”.

La troupe della Rai ha visitato una palestra nel comune di Martellago dove i ragazzi si allenavano e giocavano a calcio, in questi spazi opera l’associazione che promuove lo sport inclusivo per persone con disabilità cognitiva e relazionale ForMed'Abili. Paola Banovaz è la presidente e mamma del capitano della squadra dei più piccoli: “Questi ragazze di solito hanno poche possibilità di relazionarsi tra pari e spesso è tutto condensato nel tempo scuola, quando poi il tempo a scuola viene a mancare, la relazione tra pari diventa sempre più difficile da trovare”. In questo caso lo sport di squadra permette la crescita di un senso di appartenenza e aiuta l’integrazione in un contesto diverso da quello familiare, ma con il Covid tutto si è fermato. “Questo stop - prosegue Banovaz - soprattutto delle attività extrascolastiche, e quindi della possibilità di muoversi, ha creato molta irrequietezza, è aumentata l'incapacità di tollerare i gradi di frustrazione”.

Il Dpcm in vigore consente attività motoria individuale all’aperto ma sospende lo sport dei dilettanti, si possono allenare solo gli agonisti, una piccola parte di chi svolge attività fisica. 

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