L’Uisp sulla Rai nella giornata di inaugurazione di Rai Radio 1 sport

Cresce l’offerta della Rai, nascono nuovi canali e le possibilità e di interagire e interfacciarsi con ogni piattaforma. All’interno di una offerta più ampia e diversificata per il pubblico, trova spazio anche Rai Radio1 Sport, canale digitale che ha debuttato proprio in concomitanza con l’avvio dei Mondiali di calcio di Russia, giovedì 14 giugno. Una rete popolare che si inserisce nella lunghissima tradizione sportiva di Radio1: ci saranno tanti eventi e radiocronache in diretta, ‘Tutto il calcio minuto per minuto’ nelle sue varie declinazioni, ‘Domenica sport’, ‘Zona Cesarini’ e il consueto corredo di talk e altri approfondimenti. Fra i nuovi conduttori, Sara Meini, Sandro Fioravanti e Guido Ardone, nome noto al pubblico dei Gr Rai.

Tra le trasmissioni della giornata di apertura Palla al centro ha ospitato l’intervento di Vincenzo Manco, presidente nazionale Uisp, che ha lanciato il calcio camminato.

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Nella giornata di debutto dei Mondiali di calcio una proposta di sportpertutti in contro tendenza rispetto al calcio stellare e del grande business che vedremo in scena nei prossimi quindici giorni. “Il calcio per tutti – ha detto Manco - di fonte ad un calcio che ci delizierà con i suoi talenti a cominciare da questa giornata, noi offriamo l’elogio della lentezza, il piacere di mettere al centro il gioco e ritrovarsi, tra coloro che hanno la passione del calcio ma magari non hanno più l’età per correre e adesso hanno la possibilità di viverla direttamente. Una domanda di sport che cambia e l’Uisp risponde con il primo campionato nazionale di calcio camminato. È un modo di vivere la pratica sportiva a propria misura”.

Non poteva mancare la domanda di rito: come guarda Vincenzo Manco a questi Mondiali, per quale strada tiferà non avendo l’Italia da seguire? “Qualche affinità la trovo con la Svizzera – risponde Manco - sono figlio di emigranti, quando l’Italia non appare in queste grandi competizioni io mi affido alla Svizzera, un modo per guarda all’Italia da una prospettiva diversa”. (A cura di Elena Fiorani)