L’Uisp sulla Rai: sport e integrazione attraverso il calcio a Trento

Il calcio, e lo sport in generale, si conferma sempre più un ottimo strumento di integrazione, utile a far conoscere le persone e a facilitare percorsi di inclusione, dal nord al sud d’Italia. Un esempio di questa potenzialità è l’Asd Intrecciante di Trento, neonata associazione affiliata all’Uisp e sostenuta dalla Fondazione Caritro. In questa avventura sportiva e sociale sono coinvolti operatori del mondo dell'accoglienza, giovanissimi richiedenti asilo ospitati nelle residenze in città, studenti universitari e alcuni rappresentanti del calcio locale.

La TgR regionale del Trentino ha seguito la presentazione dell’associazione sportiva e intervistato alcuni membri della squadra di calcio. GUARDA IL SERVIZIO

"Un esempio pratico di inclusione e dialogo interculturale. Un progetto che intreccia le storie di un gruppo di trenta giovani provenienti da diverse realtà di Trento", queste le parole di Tommaso Iori, presidente del Comitato Uisp del Trentino.

“Sono nato in Italia, sono italiano e trentino – dichiara Youness Et Tahiri, calciatore ventunenne della squadra nato a Riva del Garda - però quando giro per la città comunque rimane il colore della pelle. La prima cosa che vedono è che sono di origine marocchina. In questa squadra nessuno mi ha mai chiesto da dove vengo e non importa la nazionalità”. La squadra di calcio sarà impegnata nel campionato amatori e mette in campo insieme italiani e richiedenti asilo, con l’obiettivo di integrare e superare gli stereotipi. Trentadue le persone coinvolte, tutte intorno ai vent’anni.

“Il calcio per noi è integrazione, un momento di scambio e interazione fra coetanei – dice Serena Endrizzi, coordinatrice del progetto - questa è una squadra particolare perché non si gioca solo a calcio ma tutti prendono parte alla vita associativa”. Per il futuro il sogno nel cassetto è organizzare anche una squadra di calcio femminile. (A cura di Elena Fiorani)