Nazionale

Numero speciale de "La critica sociologica" dedicato allo sport

Il fenomeno sportivo riletto nell'ultimo numero del trimestrale attraverso tre parole chiave: welfare, modelli europei, integrazione
 
Il fenomeno sportivo è al centro del numero appena stampato (estate 2017) de “La critica sociologica”, rivista trimestrale edita da Fabrizio Serra.

“Se la sociologia vuol essere la partecipazione critica dell'umano all'umano, deve unire analisi rigorosa e attenzione all'attualità, anche la più slabbrata”: è questo l’obiettivo della rivista fondata da Franco Ferrarotti nel 1967. Lo sport, appunto, il calcio in particolare: “Nell’attuale crisi di partiti e sindacati, ma anche di parrocchie e nuclei familiari – scrive Ferrarotti nell’introdurre questo numero speciale della rivista – le squadre di calcio, sia localmente che nazionalmente, si affermano come un luogo centrale dell’identità nazionale, tanto da poter sostenere che, giusta la Costituzione, più che sul lavoro, l’Italia sia una Repubblica fondata sul gioco del pallone”. E, a proposito di identità e inclusione – in una parola: dialogo e intercultura – chi ha ancora negli occhi le immagini recenti dei Mondiali Antirazzisti Uisp, non può che trarne delle conferme.

Questo numero de “La critica sociologica” si apre con un saggio di Nicola Porro e Francesco Pirrone: “Lo sport e le trasformazioni dei sistemi di welfare: brevi note introduttive”: “la politica per lo sport nell’ultimo decennio è stata fortemente ridefinita su scala europea nel processo d’integrazione, divenendo un asse di intersezione delle politiche culturali, sociali e di promozione economica”. L’articolo introduttivo serve a spiegare la ratio dell’intera rivista: “All’interno di questo quadro problematico, si inseriscono i tre articoli che seguono. Il primo, di Francesco Pirrone, si propone di definire gli elementi teorico-concettuali per leggere e interpretare le trasformazioni del rapporto tra sport, welfare e società…il secondo testo di Irene Masoni, si colloca in una solida area di ricerca di comparazione internazionale dei sistemi sportivi, analizzando i modelli organizzativi su scala locale di due sistemi in Italia e Norvegia, distinti tra l’altro per livelli molto diversi nella diffusione della pratica sportiva di base. Il terzo testo, di Nico Bortoletto e Pietro Croci, affronta il fenomeno della pratica sportiva nelle seconde generazioni di immigrati, arrivato in Italia alla ribalta del discorso pubblico come Generazione Balotelli”. (I.M.)

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