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Parkour Uisp: successo del seminario di formazione per i futuri istruttori

A Bergamo il terzo seminario di II livello, con ragazzi e ragazze da tutta Italia. Guarda il video con interviste a Dan Edwards e ai partecipanti
 
Si è tenuto a Bergamo, dal 3 al 7 maggio, il seminario nazionale di II livello di parkour, propedeutico all'esame per il rilascio della certificazione Uisp/ADAPT. Record di iscritti, con oltre venti partecipanti provenienti da tutta Italia. GUARDA IL VIDEO

“Si tratta di un corso per diventare istruttore, composto da prove tecniche, fisiche e teoriche – racconta Riccardo, del gruppo formatori - La nostra è un’attività molto attenta all’aspetto della formazione: chi pratica, e soprattutto chi insegna, deve essere sicuro dei propri mezzi e delle proprie capacità. I ragazzi presenti a Bergamo svolgeranno l’esame a settembre, affrontando prove sui vari aspetti coinvolti dalla disciplina”.

“L’Uisp ricopre un ruolo importante nel parkour italiano - prosegue il formatore - perché ha permesso alle varie famiglie esistenti sul territorio di unirsi in un contenitore perfettamente coerente con la filosofia della nostra attività. Infatti, il parkour non è affatto competitivo ed è aperto a tutti”.

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Il metodo di insegnamento applicato durante il seminario è ripreso dall’Inghilterra e ha previsto molte sessioni pratiche e momenti di confronto tra i partecipanti, per un processo formativo condiviso. Tra i formatori c’era anche Dan Edwardes, uno degli ideatori del sistema di certificazione ADAPT, riconosciuto in tutto il mondo.

"Questo è il gruppo più numeroso che abbia mai avuto per la formazione di secondo livello - ha detto Dan Edwardes - qui in Italia c'è una comunità molto forte che si dedica al parkour con entusiasmo. Rispetto agli altri paesi europei l’Italia è molto sviluppata riguardo alle abilià del parkour. Penso che la nostra attività venga spesso malintesa: non è pericolosa, è un mezzo con cui imparare a essere fisicamente più sicuri, sentirsi più in forma e più sani, aiuta a risolvere problematiche di postura e sovrappeso. Inoltre, allena la coordinazione e l'equilibrio. Statisticamente praticare parkour è più sicuro di tanti altri sport maggiormente conosciuti, come rugby, hockey, o equitazione".
GUARDA IL VIDEO con l'intervista a Edwardes.

É notizia di questi giorni che c'è stata una grande svolta nella Federazione internazionale di ginnastica, che ha riconosciuto ufficialmente il parkour come nuova disciplina, andando ad affiancare artistica, ritmica, trampolino elastico (olimpici), aerobica, acrobatica e ginnastica per tutti. Riunitosi a Baku, il consiglio della FIG ha approvato l’affiliazione del parkour, dando il via all’organizzazione del Mondiale 2020 e della Coppa del Mondo a partire dal 2018. (Si ringraziano della collaborazione Fabio Spaterna, redazione Uisp Bergamo, e Francesca Spanò)

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