Salute, stili di vita attiva e vivibilità al centro: l'Uisp ci prova

Il motore del duemila è il nostro corpo, parola di Uisp sportpertutti. Parafrasando la nota canzone di Lucio Dalla, “sappiamo tutto del motore, questo lucente motore del futuro” ma non sappiamo niente del ragazzo che verrà, del suo cuore, di come sarà. L’Uisp ci prova: mettere al centro l’uomo, il suo corpo e il suo diritto a vivibilità, salute, movimento, ambiente sostenibile.

Dal 21 al 25 ottobre Uisp protagonista di una serie di eventi speciali, con centinaia di partecipanti. Si comincia il 21 ottobre ad Orvieto con il workshop nazionale "Stili di vita & salute", che proseguirà anche il 22 e 23 ottobre con il programma “Guadagnare salute”, con iniziative che coinvolgeranno anche l’Uisp che, tra l’altro partecipa alla rassegna video “Immagini per la salute”, con un proprio video, selezionato tra i primi dieci. Si proseguirà a Roma dal 22 al 25 con il Move Congress che si chiuderà sabato 25 con l’Assemblea dell’Isca, la rete internazionale dello sport per tutti e con il Consiglio nazionale Uisp. Questo appuntamento internazionale si tiene all'indomani del Meeting dei ministri europei dello Sport in programma a Roma il 20 e 21 ottobre, presso la Farnesina.

“La prossima sarà una settimana di grande esposizione dell’Uisp sul terreno della salute, degli stili di vita attivi e della vivibilità delle città – dice Simone Pacciani, vicepresidente nazionale Uisp - sia a livello nazionale sia internazionale saremo impegnati per contribuire a costruire un nuovo disegno per il welfare del futuro, da proporre a tutti, dai bambini agli anziani: stili di vita attivi significa più prevenzione, più movimento, più benessere, più relazioni. Anche a livello europeo e mondiale, con il Move Congress di Roma, cercheremo di orientare le politiche pubbliche internazionali a valorizzare l’attività motoria, anche ridisegnando le città”.

“Una vita migliore spostando le risorse pubbliche dalla cura alla prevenzione. Nel workshop nazionale di Orvieto abbiamo coinvolto cinque Regioni e proporremo loro di fare pezzi di strada insieme. Come esempi presenteremo il Protocollo d’intesa con la Regione Umbria e la lettera d’intenti con la Regione Toscana. L’Uisp sta sperimentando nuovi modelli di sviluppo associativo, di rapporto tra terzo settore e istituzioni, anche favorendo l’incontro tra profit e non profit in una cornice di responsabilità sociale d’impresa”.