Anche quest’anno, l’Uisp ha ricevuto il parere favorevole dalla Commissione Italiana European Waste Reduction Awards e dunque partecipa alla Settimana europea per la riduzione dei rifiuti, dal 17 al 25 novembre. Sette giorni di mobilitazione e informazione per promuovere il riuso, il riciclo nonché acquisti e consumi più responsabili, più attenti alla riduzione degli sprechi. Per sensibilizzare gli sportivi, in quindici impianti sparsi sul territorio della penisola e gestiti dall’associazione, viene distribuito materiale informativo con alcune semplici regole per ridurre la produzione di rifiuti e provare a calcolare l’impatto ambientale quando si fa sport: dall’utilizzo dell’acqua di rete per gli allenamenti, al posto delle deleterie bottigliette, al calcolo dell’impronta carbonica.
La settimana si svolge in tutta Europa perché il tema dei rifiuti è al centro dell’attenzione di tutti i governi e la sua governance rappresenta una difficoltà reale per l’intero pianeta.
Il modello consumistico della crescita economica, basato sull’uso illimitato delle risorse ha determinato l’attuale crisi ambientale con le relative ricadute sociali. Sorge e si rafforza l’idea che lo sviluppo sostenibile dei territori e delle popolazioni può avvenire solo con la consapevolezza dell’uso limitato delle risorse e la riduzione ed eliminazione totale dei rifiuti. Un solco profondo divide i due modelli, il vecchio dal nuovo, l’insostenibile dal sostenibile.
Il rifiuto, di qualsiasi tipo (oggetto o emissione) è il risultato di un processo che a monte è stato mal governato. In letteratura scientifica il rifiuto si definisce un errore di progettazione.
Pertanto, l'attenzione deve spostarsi da valle a monte intervenendo in quelle che comunemente nell’ambito sportivo sono le azioni che più determinano rifiuti di ogni genere. Proprio per questo l'Uisp invita i soci ad azioni possibili che intercettano la normale conduzione delle nostre attività sportive.
Studio dell’impatto ambientale dello sport: è la lente di ingrandimento per capire le pressioni ambientali causate dallo sport.
Riqualificazione degli spazi urbani: spesso ai margini delle nostre città intere aree vengono abbandonate ed adibite a discarica , l’uso sportivo riqualifica i luoghi e determina nei partecipanti la consapevolezza del territorio.
Riconversione e progettazione dell’edilizia sportiva: bisogna avviare un processo di partecipazione critica nei soci per una gestione partecipata dei luoghi dello sport.
Acqua e sport: il ruolo dello sport nell’uso consapevole dell’acqua. Un tema che chiama ad una riflessione importante sui beni comuni.
Formazione continua: il nostro impegno informativo e formativo non può avere fine.
Cosa puoi fare tu per ridurre i rifiuti? Scoprilo, leggendo il depliant informativo (pdf) a cura del settore Ambiente Uisp