Nazionale

Sport contro le discriminazioni: un nuovo progetto europeo

Crescono gli episodi discriminatori nello sport amatoriale. L'iniziativa studierà strumenti per una nuova cultura dell'integrazione. Parla C. Balestri

 

Da quest'anno l’Uisp è partner del progetto europeo MASTER – Make Amateur Sport Tolerant and Eliminate DiscRimination (Rendere lo sport amatoriale tollerante ed eliminare le discriminazioni), supportato dal Programma Erasmus+ Sport e il cui capofila è la rete EFUS-Forum Europeo delle città sicure. Questa rete, nata 30 anni fa, vanta la partecipazione di 250 comuni e regioni da 16 nazioni europee, ed ha l'obiettivo di garantire la sicurezza delle città attraverso progetti di prevenzione sociale, lotta alle discriminazioni e attività  a favore dei diritti umani. Nel 2016 EFUS ha premiato i Mondiali Antirazzisti come miglior buona pratica europeo nel campo della lotta contro la discriminazione nello sport. GUARDA IL VIDEO  

L'incontro di lancio del progetto MASTER si è svolto martedì 26 e mercoledì 27 febbraio a Parigi. Master esplora un aspetto particolarmente preoccupante: l'emersione e l'aumento di fenomeni di violenza durante manifestazioni e attività sportive amatoriali. Purtroppo sempre più spesso emergono episodi di razzismo e xenofobia nei campi di calcio (e non solo) delle serie minori e dilettantistiche, di comportamenti violenti da parte dei genitori che assistono alle attività dei loro figli e di forme di discriminazione contro la comunità LGBT. Emerge con forza la necessità di sviluppare degli strumenti di contrasto, formazione e sensibilizzazione.

“Il progetto ci da la possibilità di fare un'analisi di contesto e dei problemi territoriali, di analizzare eventuali buone pratiche e promuovere soluzioni pratiche e condivise - ha dichiarato Carlo Balestri, responsabile politiche internazionali Uisp, che insieme a Daniela Conti coordinerà le azioni - È importante capire come lavorare con i più giovani attraverso lo sport per evitare comportamenti violenti e razzisti, anche coinvolgendo le famiglie. Lo sport è da sempre la migliore cartina di tornasole per comprendere cosa succede nella nostra società, purtroppo questo aumento di comportamenti violenti e razzisti rispecchia una tendenza preoccupante nei contesti sociali delle nostre città”.

All'interno del progetto l’Uisp avrà il compito di analizzare la situazione in Europa e di proporre delle raccomandazioni che saranno poi implementate nelle diverse azioni portate avanti dagli altri partner. Condividerà questo percorso insieme all’Accademia delle scienze sportive di Postdam e all'Istituto superiore di scienze criminali di Lisbona.

Gli altri partner coinvolti nelle varie fasi del progetto sono: le città di Liegi (Belgio), Lisbona (Portogallo), Loano e Maranello (Italia), Neo Propontida (Grecia), Valence (Francia) e le associazioni Fan coaching di Liegi e Planet Rugby Valence. Durante il progetto verrà ideata una campagna di sensibilizzazione per far emergere e prendere coscienza del fenomeno. I risultati del progetto verranno divulgati durante un evento sportivo che nel 2020 l’Uisp organizzerà in Italia. (Daniela Conti)

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