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Sport e ambiente: l’Uisp Catanzaro torna sulla Sila

“SilAmi proteggila!” è l’iniziativa che domenica 28 giugno ha portato adulti e bambini sui sentieri calabresi per ripulirli dai rifiuti

 

Dal dire al fare: lo sport sociale e per tutti sperimenta nuove strade e guarda agli impegni dell'Agenda Onu 2030. L'obiettivo 15 si ripromette di "proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile dell’ecosistema terrestre": che significa per l'Uisp? Favorire, anche nei piccoli e grandi gesti quotidiani, dei cambiamenti culturali che mettano al centro la tutela e il rispetto del nostro ambiente. L'Uisp promuove da sempre un approccio attento e rispettoso e quotidianamente propone nuove iniziative e percorre nuovi sentieri, come hanno fatto, in tutti i sensi, gli escursionisti calabresi che, domenica 28 giugno, sono stati protagonisti dell’iniziativa promossa dall’Uisp Catanzaro insieme all’associazione Ri-scopriamo la Sila. 

“SilAmi proteggila!” è la proposta, sostenuta anche da DB Radio – your social radio, che ha riportato gli amanti dell’ambiente e della camminate sui sentieri della Sila. “Insieme per ripulire i sentieri dai rifiuti e al fine di sensibilizzare al rispetto dell’ambiente”, ha dichiarato Felice Izzi, presidente del comitato Uisp, lanciando l’iniziativa. Il plogging è nato in Svezia con l’intento di recuperare i rifiuti facendo jogging, ed è ormai una pratica molto nota anche in Italia e nell’Uisp, tanto che sarebbe stata anche al centro delle camminate ludico motorie organizzate per Vivicittà 2020, sospesa a causa dell’emergenza sanitaria. La manifestazione silana ha unito il plogging alla passeggiata alla riscoperta della montagna calabrese. “Abbiamo sentieri e angoli di questa montagna tutti da scoprire e gran parte dei cittadini ne conoscono meno della metà”, ha spiegato Andrea Mastrangelo, presidente di Ri-scopriamo la Sila.

Il percorso, di sei chilometri, si è svolto all’interno della riserva naturale biogenetica “Poverella-Villaggio Mancuso” lungo il sentiero sino al fiume Simmerino, tra gli esemplari di ontano nero e salice che celano i resti del mulino ad acqua che un tempo lavorava il grano e la segale, fondamentali per la sopravvivenza degli abitanti montani del passato. Nel rispetto delle linee guida Covid 19, bambini e adulti sono partiti dal villaggio Cutura, muniti di guanti e sacchi, per raggiungere il Grande albergo delle fate, le cui porte sono state aperte dalla pro loco del comune di Taverna per una visita guidata. L’albergo è un monumento storico nazionale, dichiarato bene di notevole interesse architettonico dal ministero per i Beni Culturali.

I rifiuti recuperati rispettando la raccolta differenziata, sono stati successivamente gettati negli appositi contenitori nel comune di Taverna:  “Il miglio risultato ottenuto – ha detto Izzi – in iniziative precedenti avevamo recuperato quantità molto più grandi di rifiuti!”. La minore incidenza umana sull’ambiente è simbolo di un’acquisita consapevolezza o, più probabilmente, della lunga assenza dei mesi precedenti dovuta al lockdown.

Dopo le riaperture post-emergenza l’Uisp Catanzaro è subito riscesa in campo con le camminate che contraddistinguono la sua proposta sportiva e sociale: a luglio è in programma la sesta edizione delle Camminate gioachimite, che si terrà dal 14 al 18 del mese, toccando tre province calabresi e sette comuni della Sila. Novanta chilometri a piedi sulle tracce di Sam Gioacchino da Fiore fino all’Abbazia florense di San Giovanni in fiore.

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