Nazionale

Sport e inclusione: l'Uisp e il disagio mentale

Si moltiplicano le esperienze che usano lo sport per favorire l'integrazione
L’Uisp e il suo impegno per le persone nell’area del disagio mentale. Si moltiplicano le esperienze a livello nazionale e territoriale. Abbiamo approfondito le sperimentazioni di Milano (in Uispress) e Firenze collegate al progetto Abili per lo sport. Ma sono diverse le iniziative che si svolgono in Italia, ad esempio sabato 23 novembre alle 17 a Noto presso la Sala Galiardi si è tenuto il convegno “Lo Sport è inclusione”, organizzato da Uisp e dalla Rete Baskin Sicilia con il sostegno del CSVE. E' stata presentata l’esperienza del baskin, sport nato a Cremona che mette insieme normodotati e diversamente abili in uno sport vero e proprio che, prendendo spunto dal gioco del basket, è riuscito ha rimodulare e riscrivere le regole del gioco stesse adattandole alle varie capacità e competenze di ogni singolo giocatore, che si ritrovano a fianco per concorrere al successo o all insuccesso finale. Da ormai tre anni è una realtà consolidata nei comuni di Noto, Avola e Rosolini, grazie alla piena collaborazione delle associazioni sportive con le associazioni di volontariato e all immancabile sostegno del CSVE. Un esempio di come il volontariato può creare delle grandi opportunità nel territorio.
Riparte, invece, da Parma la richiesta di una nuova legge sulla salute mentale e sui diritti delle persone più fragili che possa garantire la piena partecipazione di utenti, famiglie e operatori. "Abbiamo fatto 180, facciamo 181" è il titolo dell'incontro che si è svolto martedì 19 novembre all'Audutorium Toscanini, per riportare al centro dell'opinione pubblica i concetti di salute mentale, responsabilità personale, dignità sociale, diritto di cittadinanza, accoglienza. L'iniziativa è organizzata dall'associazione di promozione sociale "Lettera 27" con il sostegno di Uisp Parma e del movimento nazionale "Le parole ritrovate". In particolare la nuova proposta di legge vuole porre le basi per la piena attuazione della Legge 180, comunemente conosciuta come Legge Basaglia, rimasta per troppo tempo incompiuta, valorizzando i concetti di "fiducia" e "speranza".
Ad esempio, fra i 19 punti della proposta di Legge 181, è indicata la richiesta di un maggiore impegno per rendere i Servizi di salute mentale luoghi "accoglienti e colorati", nei quali tutti possono sentirsi a loro agio; la possibilità di reinserire nella società gli utenti dei Servizi attraverso il lavoro; l'indipendenza nell'abitare; la necessità a garantite risposte in giornata alle crisi psicotiche; la presenza in tutti i servizi degli "Ufe" - Utenti familiari esperti coinvolti da anni a Trento e in altri Servizi di salute mentale d'Italia.
"Quello che serve oggi è una nuova legge sulla psichiatria e per fare questo occorre avere il coraggio di mettersi in discussione per migliorare l'attuale situazione, aprendosi al dialogo e al rapporto con tutte le parti coinvolte - ha ricordato Enrica Montanini, presidente Uisp Parma - È in questo momento di forte crisi economica e sociale che occorre saper ripartire, guardando con fiducia al futuro, per dare nuove risposte e opportunità alle persone più deboli".

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