Nazionale

Sport e tutela ambientale, per turismo e sviluppo

L'impegno Uisp per la salvaguardia dei contratti di fiume. Parlano G. Russo e S. Cannavò
 
Il 3 giugno a Roma si è svolto il Seminario nazionale CIRF (Centro Italiano per la Riqualificazione Fluviale) dal titolo “Riqualificazione fluviale e buone pratiche per integrare tutela ambientale, gestione dei rischi idrogeologici e sviluppo locale”. L'Uisp era presente per tracciare il contributo che possono offrire associazioni e società civile per il buon governo dei corsi d'acqua. 
Il seminario, organizzato dal CIRF presso la sede nazionale dell'ANCI, ha voluto favorire il dibattito sulla gestione sostenibile dei sistemi fluviali, in termini di integrazione tra obiettivi di mantenimento o miglioramento dello stato ecologico, superamento delle condizioni di fragilità idrogeologica e sviluppo socio-economico del territorio. 

“La gestione integrata dei corsi d'acqua, prima ancora di essere un principio riconosciuto dalle diverse discipline scientifiche e recepito dalle vigenti normative europee e nazionali, può essere una opportunità per i territori fluviali - ha detto Gianni Russo, coordinatore nazionale Acquaviva Uisp, presente all’iniziativa - là dove le comunità interessate e gli esperti riescono a dialogare per produrre sinergie tra qualità ambientale e sviluppo socio economico. Lo sport in ambiente è occasione per promuovere conoscenza del territorio, sviluppa consapevolezza e genera attenzione ai processi territoriali di controllo, gestione, promozione e sviluppo”.

“Da anni la Uisp con il suo settore politiche ambientali - afferma Santino Cannavò, responsabile nazionale Politiche ambientali Uisp - ha avviato e messo in pratica, con diverse iniziative ed attività, una riflessione sul rapporto sport-ambiente-sviluppo. La capacità di coniugare la salvaguardia ambientale e lo sviluppo sociale ed economico con lo sport oggi non è più una esigenza velleitaria. Visti i dati relativi all’aumento delle temperature globali, è diventata una necessità che si affermerà nei prossimi anni anche attraverso normative e regolamenti che ridetermineranno gli ambiti ed i limiti di ogni processo sociale. In tempi brevi i governi, le comunità e le organizzazioni pubbliche e private dovranno riconvertire le loro azioni entro processi sostenibili. La Uisp con il suo impegno sul fronte della riduzione dell’impatto ambientale dello sport, della riqualificazione delle città attraverso la mobilità sostenibile e la rigenerazione dell’impiantistica sportiva, e lo sviluppo delle attività in ambiente naturale, può contribuire a questo cambiamento epocale continuando la sua azione di avanguardia culturale nel panorama sportivo e non solo”. 

Al seminario erano presenti, oltre ai dirigenti del CIRF, i rappresentanti della Commissione ambiente della Camera, del ministero dell'Ambiente, dell'ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), dell'ANCI Emilia Romagna, dell'Associazione nazionale consorzi di bonifica consorzi di bonifica, del WWF e di Legambiente.

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