Nazionale

Sport per l'inclusione e i diritti: incontro a Padova

Il 17 ottobre un dibattito organizzato dall'Associazione italiana di sociologia per evidenziare le potenzialità dello sport sociale

 

Mercoledì 17 ottobre a Padova l’Uisp ha avuto la possibilità di presentare i propri progetti e le attività che da anni conduce nell'ambito dell'inclusione sociale, in un dibattito pubblico con sociologi, sportivi e cittadini, dal titolo “Sport è trasformazione sociale!”, organizzato all'interno della Settimana della sociologia promossa dall'AIS-Associazione Italiana di Sociologia. L'incontro è stato organizzato dalla professoressa Annalisa Frisina, docente di sociologia che da anni si occupa di sport contro le discriminazioni e pari opportunità di genere e che con questo appuntamento ha sottolineato in maniera forte il ruolo che lo sport ha quotidianamente nella ridefinizione di società, comunità e come strumento di trasformazione sociale in positivo.

Per l’Uisp è intervenuta Daniela Conti, delle politiche internazionali Uisp, con una relazione centrata sulle linee guida sviluppate in anni di lavoro in questo campo, in particolare con rifugiati. Parte di questa esperienza è anche confluita nella guida metodologica elaborata nell'ambito del progetto SportAntenne. L’incontro, inoltre, è stato l'occasione per presentare i nuovi siti web creati all'interno dei progetti IRTS e Sport Welcome Refugees, progetti supportati dal programma Erasmus+ e di cui l’Uisp è uno dei partner più attivi.

La Uisp è stata presente anche grazie al moderatore Teo Molin Fop, presidente dell’Uisp Vicenza, che ha presentato le esperienze di alcune realtà padovane affiliate Uisp e molto attive nell'offrire spazi di sport per tutti, anche recuperando aree dismesse, promuovendo attività per tutte e tutte e di impegno civile: Polisportiva SanPrecario Palestra Popolare Galeano Palestra Popolare Chinatown ASD Quadrato Meticcio Football.

L'incontro si è aperto con i saluti istituzionali degli assessori Diego Bonavina e Marta Nalin, a cui ha fatto seguito un interessante intervento di Benedetto Zacchiroli, presidente della Coalizione Europea delle Città contro il Razzismo – ECCAR, che ha illustrato le strategie che le città possono mettere in atto per promuovere una società più inclusiva e a misura di tutti i cittadini. Infine, la dottoressa Sandra Kyeremeh ha presentato parte della sua ricerca su pari opportunità per le donne nel mondo sportivo presentando un video realizzato da Sara Gama, capitana della nazionale femminile di calcio.

L'appuntamento è stata una bella occasione per parlare di azioni concrete, pensate per aiutare a ricostruire identità spezzate, per restituire un senso di appartenenza ad una comunità e soprattutto per rivendicare diritti per tutte e tutti. Progetti che hanno come obiettivo quello di creare un senso di comunità assolutamente fondamentale se si vuole ricostruire una società moderna che sembra avviarsi verso l'anomia, verso un’apatia di sentimenti per cui il rifugiato che muore in mare, le donne violentate, i diritti calpestati di molti gruppi sociali non fanno più breccia, ma sono solo una delle tante news da leggere in 30 secondi.

Lo sport per tutti può davvero far recuperare quel senso di appartenenza ad un gruppo in cui per arrivare a vincere occorre farlo insieme, senza lasciare nessuno in panchina, ma creando nuove regole, adattando l'attività fisica e promuovendo la conoscenza reciproca. Tempo fa Vittorio Arrigoni ci ricordava di “restare umani”: appuntamenti come questi che partono dal mettere insieme teorie e studi socio-antropologici con la quotidianità del fare ci ricordano proprio l'importanza del guardare all'altro come un compagno di viaggio con cui costruire una identità del noi e non come il nemico in contrapposizione a cui definire il proprio io egoistico. (Daniela Conti)

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