Nazionale

Tiziano Pesce è il nuovo presidente nazionale Uisp

“Lo sport sociale sia motore di ripresa e fiducia nel futuro: al governo e alla nuova sottosegretaria allo Sport chiediamo un Piano permanente di sostegno”

 

Tiziano Pesce, 45 anni, di Genova, è il nuovo presidente nazionale Uisp. E’ stato eletto al termine del Congresso nazionale dell’associazione che si è concluso nella mattinata di oggi, 14 marzo, al termine di tre giorni di lavori. Sono stati impegnati 278 delegati in videoconferenza, in rappresentanza di 1.112.047 soci e 14.158 asd e società sportive. Tiziano Pesce, con una  radicata esperienza nello sport sociale e nel terzo settore, sia nel territorio ligure, sia a livello nazionale, raccoglie il testimone di Vincenzo Manco, che ha concluso un ciclo di due mandati, otto anni, al timone dell’Uisp.

“Soprattutto in momenti difficili come questi si misura il valore sociale dell’Uisp - dice Pesce, ringraziando i delegati e l’intera Uisp - Il nostro compito principale oggi è quello di essere al fianco di asd e società sportivive del territorio, al dramma di un movimento di base che rischia di essere spazzato via dall’emergenza sanitaria, che l’Uisp ha il dovere di difendere e rappresentare nei confronti del governo e ad ogni livello delle istituzioni locali”.

Subito dopo la sua proclamazione da parte della Presidenza del XIX Congresso nazionale Uisp, Tiziano Pesce ha ringraziato Vincenzo Manco, presidente nazionale uscente, Tommaso Dorati, segretario generale Uisp e l’intero gruppo dirigente Uisp, a cominciare da quello territoriale sino a quello nazionale, che lo ha accompagnato in questi anni nei quali è stato vicepresidente nazionale dell’associazione.

GUARDA IL VIDEO realizzato dall'Uisp per dire grazie a Vincenzo Manco per questi otto anni di presidenza nazionale: iniziative, attività, emozioni di sport sociale e per tutti

“Le trasformazioni saranno continue e viviamo in un periodo di emergenza dal quale speriamo di poter uscire presto, per questo il mio è un programma di inizio mandato – ha detto il neopresidente nazionale Uisp – siamo la Uisp dei territori che alza lo sguardo alla dimensione europea. Quello dello sport sociale è un importante banco di prova per nuove politiche pubbliche sulla salute, sul benessere, sull’inclusione, sull’ambiente, sulla solidarietà, sulle pari opportunità tra generi. L’Uisp è una grande rete associativa e la conferma è venuta proprio da questo nostro Congresso. Come ci ha detto Luca Gori, della Scuola Sant’Anna di Pisa, la rete alimenta la riforma e la riforma sollecita la rete. L’Uisp deve raccogliere questa sfida, sperimentando nuove metriche e nuovi indicatori, qualitativi e quantitativi”.

“Dal nostro Congresso emergono precise indicazioni per il futuro: centralità dei territori e della attività. L’Uisp è promozione sociale e sportiva a 360 gradi. Questo è stato il Congresso delle donne e dei giovani. Per questo sono orgoglioso di aver costruito una lista unitaria del futuro Consiglio nazionale, con una buona attenzione alle rappresentanze di genere: su 80 consiglieri eletti, 32 sono donne, ovvero il 40%. Ma promettiamo di fare meglio in futuro. Infatti già nella lista dei 26 supplenti, 14 sono donne e 12 uomini”.

“L’Uisp è portatrice di interessi generali – ha concluso Tiziano Pesce - ed esce da questa impegnativa campagna congressuale, iniziata a novembre con i Congressi territoriali e proseguita con quelli regionali, con nuove e importanti responsabilità, a cominciare dal dovere di rappresentanza di tutto il nostro movimento. Continueremo a seguire da vicino i Comitati, le attività e le società sportive del territorio, con la stessa attenzione con cui abbiamo lavorato a testa bassa in questi quattro anni e con lo stile che ha contraddistinto la presidenza nazionale. Per superare questo terribile momento c’è bisogno di responsabilità: abbiamo davanti sfide enormi e ce la faremo soltanto se saremo capaci di affrontarle tutti insieme. C’è bisogno di tanta umiltà: la chiedo a me stesso e all’intero gruppo dirigente Uisp. Il testimone che raccolgo da Vincenzo Manco è pesante, dobbiamo rimanere sempre attenti alle esigenze e ai problemi dell’intero tessuto associativo. Solo così potremo superare la crisi alla quale ci ha indotto la pandemia e tornare a crescere. Dobbiamo avere sguardo lungo, anche verso l’esterno. La presidenza nazionale dell’Uisp non è per me un punto di arrivo, né un punto di partenza: è una tappa importante di un percorso. C’è bisogno di tutti noi, è il noi che vince”.

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