Nazionale

Uisp Basilicata: appello del terzo settore lucano per lo sport di base

#Nonfermateci: lo sport sociale per la coesione delle comunità. L'Uisp, insieme alle organizzazioni lucane, chiede aiuti concreti per ripartire

 

“Migliaia di realtà e luoghi dove lo sport è benessere, crescita e socialità per tantissime persone chiuderanno per sempre se non avranno adeguato sostegno. Questa crisi renderà più debole la nostra società. Colpirà soprattutto le persone fragili, i poveri, gli emarginati. Saranno più difficili le relazioni sociali, minore la coesione delle comunità. Terminata la fase di emergenza il nostro Paese potrà rialzarsi solo se avrà saputo proteggere chi si è sempre occupato di proteggere le persone. Chiediamo al Governo e al Parlamento aiuti concreti, ora e per la ricostruzione”.

Il Forum regionale del terzo settore e gli Enti di promozione sportiva della Basilicata, fanno propria e rinnovano la campagna lanciata dal Forum nazionale del terzo settore, che ha sottolineato l’importanza dello sport di base. Cosa succederà dopo l'emergenza? Quali prospettive? “Rischiamo di fermarci per sempre”

Il Forum regionale del terzo settore e gli Enti di promozione sportiva della Basilicata, condividendo le azioni già poste in essere da CONI e CIP Basilicata, chiedono con urgenza al Governo regionale, alle amministrazioni provinciali e comunali, di sostenere con aiuti concreti il settore della promozione sportiva che, al pari di tanti altri, ha pagato un prezzo elevato a causa della pandemia e rischia di avere effetti devastanti per le nostre comunità.

5 RICHIESTE IMPROROGABILI

1. prevedere un sostegno una tantum, a fondo perduto, alle numerose realtà che operano quotidianamente nella promozione dello sport di base;
2. sostenere la promozione dell’attività sportiva di base attraverso l’emissione di voucher (buoni sport) per tutte e tutti i lucani, ampliando la platea dei beneficiari;
3. fornire indicazioni chiare per la realizzazione dei centri estivi sportivi per bambini e ragazzi, che svolgono un ruolo fondamentale nei mesi di chiusura delle scuole. “Finanziamento dei centri estivi e contrasto alla povertà educativa rappresentano un’opportunità di sperimentare nuove modalità di socialità, educare i bambini alle regole sanitarie, e prepararli al rientro in una scuola diversa”. (Fonte Gruppo di Lavoro per la Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza-Gruppo CRC)
4. destinare risorse immediate per la riqualificazione e l’adeguamento dell’impiantistica sportiva e dell’edilizia scolastica (palestre) esistenti, per permetterne l’utilizzo in totale sicurezza da parte di ASD e SSD;
5. avviare un immediato piano di riqualificazione e recupero di parchi, aree verdi, spazi pubblici e campi di quartiere per promuovere sport, benessere, socialità quali diritti di cittadinanza, fondamentali per la crescita delle nostre comunità.

In Lombardia la situazione non cambia: l'allarme e le necessità sono gli stessi. "E’ inutile usare eufemismi: i centri sportivi in questo momento sono in una situazione drammatica - dice Stefano Pucci, presidente Uisp Lombardia - Sono chiusi da oltre due mesi, senza entrate, ma con i costi fissi da sostenere che in questa fase di lockdown si sono fatti sentire. Dal punto di vista strutturale è stato fatto il possibile per la loro manutenzione, ma un periodo così lungo di chiusura e gli adeguamenti che sarà necessario eseguire alla ripresa delle attività comporteranno inevitabilmente un ulteriore carico economico a carico dei gestori. E’ facile capire come si sia creato uno squilibrio significativo rispetto alle previsioni per il raggiungimento dell’equilibrio di gestione che sarà difficile da colmare e che rischia di aggravarsi in funzione delle diverse incognite che caratterizzeranno la fase di ripresa. Infatti, ponendo che si possa ripartire dal 18 maggio, siamo ancora in attesa dei protocolli per adeguare gli impianti alle nuove procedure al fine di assicurare la salute dei praticanti e di chi lavora negli impianti sportivi". Per leggere l'intervista completa clicca qui

Nei giorni scorsi si era espresso anche Stefano Rumori, presidente Uisp Umbria: “L’associazionismo di promozione sociale, quello di prossimità, vicino alle famiglie, ai territori, ai quartieri delle città, alle aree interne, alle comunità, sta pagando più di tutti le conseguenze di questa crisi - afferma Rumori - occorre un sostegno da parte delle istituzioni a tutti i livelli, dal Governo centrale alle Regioni e agli Enti locali, non solo nell'emergenza, ma con una proiezione di lungo respiro, dilazionata nel tempo, per promuovere la ripartenza di questo mondo”. Per leggere l'articolo integrale clicca qui

In Trentino l'Uisp, insieme ad altre associazioni di promozione sportiva, ha inviato all'assessore allo sport della Provincia, un Documento contenente una serie di proposte per uscire dalla crisi, rilanciare il mondo dello sport, promuovere sani stili di vita e contrastare la sedentarietà, "con l'obiettivo di permettere un progressivo riavvio delle attività, nel pieno rispetto della salute collettiva".

Una road map per lo sport: è la richiesta contenuta nella lettera che l’Uisp Emilia Romagna ha firmato insieme a Coni, Centro italiano paralimpico e principali enti di promozione sportiva della Regione e indirizzata a Stefano Bonaccini, governatore regionale che, anche per il secondo mandato, ha tenuto per sé la delega allo Sport. I promotori della missiva hanno disegnato una road map per la ripresa strutturata in 7 punti: CLICCA QUI per approfondire. 

Stesso grido d’allarme è giunto, dall'Uisp Piemonte che, in una nota congiunta con altre associazioni di promozione sportiva, ha sollecitato un incontro con l'assessore allo sport della Regione Piemonte per discutere le sorti dello sport di base. Nella nota, gli Enti di promozione sportiva scrivono che è importante e indispensabile la sinergia tra i diversi enti locali, in particolare in un momento come questo in cui la collaborazione è fondamentale per trovare risorse e giuste priorità, nella destinazione delle stesse. Per leggere il comunicato integrale CLICCA QUI. L'Uisp Piemonte, con la portavoce del Forum del terzo settore regionale Anna Dimascio, fa parte delle organizzazioni sociali che si sono rivolte alla Regione per chiedere "attenzione alle istituzioni per salvaguardare la rete di protezione sociale e il terzo settore che favorisce aggregazione e cittadinanza attiva. Il patrimonio dei circoli associativi va messo in sicurezza". All'appello ha risposto l'assessore regionale al Welfare, Chiara Caucino, che promette interventi a sostegno. GUARDA IL VIDEO con il servizio del TgR Rai Piemonte.

Gli Enti di promozione sportiva in Veneto contano circa 700.000 iscritti e chiedono alla Regione regole chiare e nuovi finanziamenti, anche per aprire in sicurezza. La TgR Rai del Veneto ha realizzato un servizio sulle necessità dello sport di base, intervistando la presidente Uisp Veneto, Claudia Rutka. GUARDA IL VIDEO

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