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Uisp Basilicata: “L'agenda ritrovata” ha fatto tappa a Scanzano Jonico

La ciclostaffetta itinerante che ricorda la strage di via D'Amelio del 1992 si è fermata presso il lido che l'Uisp gestisce con Libera

 

Per non dimenticare la strage di via D'Amelio, a 25 anni dal 19 luglio 1992, Scanzano Jonico ha ospitato la seconda tappa lucana della ciclostaffetta legata al progetto “L’agenda ritrovata". L’iniziativa, lunedì 10 luglio, è caduta in un momento particolare per la comunità di Scanzano Jonico, segnata recentemente da un grave episodio intimidatorio. La giornata è stata organizzata dalla cooperativa sociale Onda Libera, in collaborazione con Libera Basilicata, Uisp Basilicata, Arci Basilicata e il Campeggio Rivolta dei Miteni, dove è stata ospitata la carovana ideata e promossa dall'Associazione L'ora blu, prima di riprendere il viaggio per Palermo.

Dopo la Basilicata la ciclostaffetta toccherà la Calabria, il 12 luglio sarà a Rossano Calabro, il 13 a Pizzo , venerdì 14 raggiungerà Messina per arrivare poi mercoledì 19 luglio a Palermo dopo aver toccato Barcellona Pozzo di Gotto, Capo d'Orlando e Cefalù.

La cooperativa sociale Onda Libera, dal 2015 impegnata nella gestione condivisa dell'omonimo Lido (bene oggetto di sequestro preventivo alla criminalità organizzata proprio a Scanzano Jonico, primo e unico esempio in Basilicata), ha subito accolto l'invito dell'Ora Blu, nella consapevolezza che memoria e impegno, possano essere l'antidoto alla cultura dell'intimidazione e della violenza. L’obiettivo è creare una rete di associazioni e cittadini che con il loro agire quotidiano nel territorio siano esempio e stimolo per un processo di  trasformazione sociale fondato su legalità, giustizia e sviluppo diffuso. Lunedì 10 luglio, dopo il passaggio simbolico al Lido Onda Libera, la ciclostaffetta è arrivata al Lido di Rotondella dove, alle 18.30, si è svolto un incontro pubblico dal titolo "Agire positivo: l'impegno quotidiano per una cultura della giustizia, attraverso le storie di chi ci sta provando". Grazie alla collaborazione del Presidio di Libera - Mottola (Ta), è stato esposto l'allestimento fotografico sulle stragi di Capaci e via D'Amelio ed è stato proiettato il cortometraggio "A29" prodotto da Arci Puglia e Libera Puglia.

L’agenda rossa del magistrato Paolo Borsellino è sparita misteriosamente subito dopo l’attentato di stampo mafioso del 19 luglio 1992 in cui lui perse la vita. Un documento importante che conteneva appunti, nomi e forse rivelazioni sulla strage di Capaci in cui morì Giovanni Falcone. Che fine avrà fatto? Cosa c’era scritto? Chi ce l’ha? Tutta l’Italia se l’è chiesto e se lo chiede ancora perché a queste domande non sono mai state date risposte. “L'agenda ritrovata” per commemorare il venticinquesimo della morte di Paolo Borsellino e della sua scorta, ha dato vita ad un libro rosso che viaggia di regione in regione, testimoniando che c’è un’Italia che non ha dimenticato e che vuole ricordare e raccontare quel che è successo. L'agenda sta attraversando lo stivale sulle ruote di una bicicletta, scelta non casuale rispetto alla comodità di quello che sarebbe potuto essere un viaggio in macchina, perchè per portare avanti delle idee ci vogliono fatica, impegno e determinazione; pedalare richiede tutte queste cose. (Ufficio Stampa Uisp Basilicata)

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