Nazionale

Uisp Emilia Romagna: "Gol. Il genere oltre il limite"

Uisp, Aic e Rete Fare insieme per promuovere il calcio femminile in Italia. Domenica 11 ottobre il primo evento in calendario
Negli Usa e in Canada ci sono circa 2.250.000 calciatrici tesserate. In tutta Europa sono circa 1.200.000. In testa troviamo la Germania con 258.000 calciatrici. A seguire, la Svezia con quasi 168.000 e la Norvegia con 106.000 giocatrici. In Europa le società di Bundesliga, Première League e Liga comprendono squadre professionistiche maschili e femminili. E in Italia?

In Italia i giocatori di calcio, tesserati Figc, sono 1.073.286, meno del 2% (poco più di 20.000) sono donne (dati Figc 2015). I giocatori professionisti sono 13.062. Le giocatrici professioniste sono lo 0%. In Italia sono considerati calciatori professionisti quelli che giocano nelle prime tre serie del campionato (A, B, Lega pro). Tutte le categorie del calcio femminile, invece, sono gestite dalla Lega nazionale dilettanti. Non esistono quindi calciatrici professioniste in Italia, né in Serie A né nella Nazionale di calcio femminile.

Tutto questo che vuol dire? Vuol dire che in Italia il calcio è uno sport di genere maschile. Vuol dire che, a parità di categoria, un calciatore e una calciatrice sono trattati in maniera molto diversa. Dal punto di vista mediatico, in primis. La nazionale femminile sta disputando le qualificazioni per gli Europei 2016: quanti giornali ne parlano? Dal punto di vista economico, poi. Gli stipendi percepiti dalle calciatrici di Serie A non si avvicinano neanche lontanamente a quelli dei loro colleghi calciatori. Le calciatrici della nazionale ricevono al massimo dei rimborsi spese. Dal punto di vista promozionale, infine. Sono tanti i pregiudizi che caratterizzano il calcio femminile in Italia: dal "Sono tutte lesbiche" al "Non sono fisicamente adatte" a questo sport, per concludere con "E' uno sport da maschi". Tutti elementi che non permettono che ci sia un'adeguata promozione a livello scolastico e giovanile del calcio femminile.

"G.o.l. - Genere oltre il limite" è una campagna promossa da Uisp, Aic (Associazione italiana calciatori) e Fare network (Football against racism in Europe) per la promozione del calcio femminile in Italia, nelle scuole come nelle società sportive, per l'abbattimento di quei limiti di genere e quelle disuguaglianze che impediscono lo sviluppo di una sana passione calcistica al femminile. Si tratta di un calendario di eventi che puntano ad aumentare la visibilità del calcio femminileattraverso una maggiore sensibilizzazione dei media nazionali, incoraggiando la partecipazione agli eventi calcistici al femminile, tra cui la finale Champions League femminile che si terrà a Reggio Emilia il 26 maggio 2016. Un progetto in linea con la "Carta europea dei diritti delle donne nello sport", ideata e promossa dalle donne della Uisp nel 1985 insieme con atlete e giornaliste sportive.(di Chiara Gallo, redazione Uisp Emilia Romagna)

Il calendario degli eventi: 11 ottobre - Reggio Emilia Torneo di street soccer 5 vs 5 e 3 vs 3; 24 ottobre - Cesena Italia-Svizzera (partita di qualificazione europei femminili); 12 aprile 2016 - luogo da definire Italia-Irlanda del Nord (partita di qualificazione europei femminili); gennaio-maggio 2016Campagna di promozione nelle scuole superiori dell'Emilia-Romagna; 26 maggio 2016 - Reggio Emilia Finale Champions League femminile

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