Nazionale

Uisp Pesaro-Urbino: sport in carcere al Festival della letteratura sportiva

Sarà presentato domenica 1 ottobre il libro di un ex-carcerato che è diventato arbitro di calcio grazie al progetto del comitato Uisp

 

Dal 28 settembre al 1 ottobre si terrà a Pesaro la prima edizione del Festival della letteratura sportivadedicato a Gigi Meroni: conferenze, dibattiti ed incontri con gli autori animeranno il festival. L’Uisp di Pesaro Urbino parteciperà all'evento presentando il libro "La mia vittoria" di Giovanni Pollastrelli. Il volume è nato all'interno del progetto "Carcere Uisp" e racconta una bella storia di rinascita che parte dal carcere e finisce in un campo da calcio. Dopo aver girato nelle scuole del territorio, il libro verrà presentato a Palazzo Gradari, Pesaro, domenica 1 ottobre alle 15: interverranno Simone Ricciatti, presidente Uisp Pesaro Urbino, e l'autore Giovanni Pollastrelli.

Pollastrelli ha un passato da tossicodipente ed ex carcerato: “Per me il passato si divide in sette carcerazioni, e non ne vado iero, statene certi – scrive Pollastrelli nell’introduzione al suo libro - Parlarne mi rinforza, perché quella persona non esiste più. Il Giovanni di oggi non si vergogna di quello che ha fatto, anzi… usa l’esperienza che ha vissuto per raccontare ai giovani che sbagliare è umano, ma dagli errori si può e si deve imparare”.

“L’ultima carcerazione che ho fatto parte dal 2009: ho cominciato a fare un esame, a mettermi in gioco e andare dall’altra sponda delle ideologie. Proprio nel 2009 mi informarono che la Uisp aveva un progetto in carcere. Uisp in carcere: di che stiamo parlando? – continua Giovanni - A me il calcio è sempre piaciuto, e poi ogni occasione di svago si deve prendere al volo… quindi mi sono detto – perché no? Ironico a ripensarci, un ergastolano arbitro! Se c’è una cosa che posso dire di me e del mio passato, è che le regole mi sono sempre state antipatiche, non mi appartengono proprio. Come sapete, però, per ogni pazzo in giro c’è qualcuno che lo supera: così nel 2012, con il mio attestato da arbitro, Umberto Alessandrini mi ha detto “vieni a trovarci per fare l’arbitro quando esci.” Ci sono andato e devo dire la verità, è stato emozionante confrontarmi con persone che non facevano parte del mio contesto: erano normali, andavano a lavorare… e mi davano fiducia. Così è iniziata: prendevo il mio borsone, uscivo, arbitravo e tornavo in carcere”.

 Il Progetto Carcere della Uisp di Pesaro Urbino è stato inserito nelle iniziative concordate con l’Ambito Territoriale 1 allo scopo di dare organicità ad un intervento che ha l’obiettivo di rendere utile il tempo trascorso dietro le sbarre. Un progetto che ha creato solide fondamenta sull’idea di recuperare la dimensione corporea in uno spazio che limita il movimento del corpo. In questa apparente contraddizione c’è una grande sfida: favorire lo scambio e il confronto reciproco fra la realtà interna al carcere e quella esterna, permettere ai detenuti di avere contatti con la comunità esterna, stimolare nuove e positive modalità di relazione tra di loro e con gli altri, oltre che sostenere i detenuti nel tentativo di recuperare il senso di stare insieme ad altri secondo regole condivise. Per fare questo è stato necessario garantire un’attività sportiva e formativa continuativa. Nel dettaglio lo scopo è stato quello di inserire in maniera organica il gioco del calcio all’interno del carcere di Villa Fastiggi attraverso due fasi: la prima fase ha previsto un Corso di formazione di un gruppo di arbitri e la seconda in cui le squadre formatesi all’interno della casa circondariale hanno dato vita ad un torneo interno autogestito. A questo scopo la Lega Calcio Uisp ha messo a disposizione i propri insegnanti, che hanno completato il percorso formativo, oltre al materiale didattico e tecnico di supporto agli arbitri neoformati.

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