Nazionale

Uisp Reggio Emilia: oltre 700 partecipanti per l'attività fisica adattata

Azienda Usl e Uisp promuovono un programma di ginnastica ideato per pazienti con patologie croniche o che hanno terminato un percorso di cura

 

Sono più di 700 i partecipanti ai corsi di Attività fisica adattata-AFA promossi in tutta la provincia di Reggio Emilia dall’Azienda Usl IRCCS in collaborazione con l’Uisp. Un programma di ginnastica dolce specifico per i pazienti affetti da patologie croniche o che hanno terminato un percorso di chirurgia e riabilitazione.

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L’Uisp si occupa della parte organizzativa: “Noi ci occupiamo di tutta la fase successiva all’uscita dal sistema sanitario - dice Evelyn Iotti, responsabile AFA Uisp Reggio Emilia - L’utente che ha bisogno di continuare un’attività motoria costante ci chiama e, dopo una valutazione medica, viene inserito in uno dei corsi attivi in provincia”. Sono sempre i laureati in scienze motorie della Uisp a tenere le lezioni, dopo aver partecipato ai corsi di formazione dell’azienda sanitaria e ad insegnare gli esercizi decisi insieme ai medici: “Sono professionisti che hanno studiato il corpo umano, la loro presenza è una garanzia”.

“Ci siamo accorti che spesso questi pazienti, una volta terminate le cure, avevano la tendenza a chiudersi in casa perdendo i benefici ottenuti in ospedale – dice il dottor Claudio Tedeschi, direttore della medicina fisica e riabilitativa dell’Arcispedale Santa Maria Nuova - Partecipando ai corsi AFA possono fare movimenti specifici per le loro patologie e arrivare addirittura a migliorare i risultati avuti con le terapie. L’aspetto della socializzazione poi è fondamentale: il paziente può confrontarsi con gli altri, condividere la sua malattia e vedere con i suoi occhi i miglioramenti che si possono ottenere”.

“Le patologie per le quali l’AFA è indicata sono senza dubbio quelle ortopediche – aggiunge la dottoressa Alena Fiocchi, direttore della riabilitazione territoriale dell’Aziena Usl - problemi all’anca, al ginocchio e alla spalla. Poi le artrosi e il mal di schiena; infine le patologie croniche neurologiche come l’Alzheimer. Alla base c’è sempre il fatto che la persona smette di muoversi, ad esempio perchè ha dolore. L’Attività fisica adattata inverte la tendenza innescando un circolo virtuoso”. (Fonte: Reggionline)

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