Uisp Rovigo: un riconoscimento allo sport sociale

Il “Premio in memoria di Emiliano Mondonico” per tecnici impegnati nel sociale ha vissuto la sua giornata clou lunedì 2 dicembre a Roma, presso la Facoltà di medicina e chirurgia dell’Università Tor Vergata. In questa occasione, infatti, sono stati consegnati i riconoscimenti ai tecnici, con l’obiettivo di valorizzare l’attività di tecnico rivolta all’integrazione sociale. Il Premio è promosso da ministero del lavoro e delle politiche sociali, Università Tor Vergata e Coni, nell’ambito del progetto “Fratelli di sport”. Tra le persone premiate c’è stato Francesco Verza, allenatore del Football club Porto Alegre, squadra affiliata all’Uisp Rovigo.

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“Io sono da trent’anni un allenatore UEFA B della Federazione Italiana Gioco Calcio – racconta Verza - sono partito come istruttore per giovani calciatori, ho allenato con continuità tutte le categorie dei settori giovanili, con qualche esperienza anche in prima squadra. Inoltre, ho svolto un importante percorso di formazione anche nel nordic walking, con la scuola italiana Nordic walking della quale faccio parte, e sono diventato istruttore e poi maestro. Le mie radici di tecnico affondano nel volontariato e nell'animazione sportiva: dentro di me c'è sempre stato un occhio di attenzione particolare per le situazioni nelle quali lo sport poteva essere un veicolo di partecipazione e di integrazione. Quindi è una motivazione che arriva da lontano e che riesco a concretizzare bene grazie agli amici della Uisp che mi supportano nel portare avanti e nel realizzare questi progetti”.

A Roma per accompagnare Francesco c’era anche Tiziano Quaglia, presidente Uisp Rovigo: “Questo premio viene assegnato agli allenatori e tecnici che si sono particolarmente distinti perché praticano lo sport non soltanto per arrivare a dei risultati agonistici, ma come strumento di integrazione e di solidarietà. Noi siamo particolarmente contenti proprio perché di solito i premi vengono assegnati ad atleti od allenatori che ottengono risultati sportivi, invece in questo caso la valorizzazione va nella direzione della filosofia Uisp: viene premiato un tecnico perché promuove integrazione. Francesco, infatti, è una specie di mediatore culturale perché ai ragazzi che segue non insegna solo il calcio ma la convivenza con altre culture e le regole della nostra società”.

Il Football Porto Alegre è una squadra di calcio che esiste da tre anni ed è composta prevalentemente da ragazzi provenienti dall'Africa subsahariana, l'attività si svolge regolarmente e ogni settimana c’è una seduta di allenamento, mentre il sabato si gioca la partita del campionato Uisp: “Oltre al piacere di giocare a calcio cerchiamo di offrire a questi ragazzi anche una componente educativa – racconta Francesco Verza - Si tratta di giovani che sono come i loro coetanei italiani: hanno bisogno di sperimentare, di conoscere le regole ed impararle e di relazionarsi con gli altri. Tutte questioni molto delicate considerata la loro provenienza, ma i risultati sono buoni e siamo riusciti a creare un clima un clima di simpatia e di amicizia attorno a questa squadra, che ormai è una presenza consolidata nel panorama sportivo della nostra provincia. Alcune diffidenze iniziali le abbiamo superate organizzando il “Terzo tempo”: alla fine di ogni gara casalinga prepariamo un rinfresco, in collaborazione con Legambiente, nel quale i dirigenti e i giocatori stanno insieme, parlano e si conoscono”.

Unitamente al progetto del Football club Porto Alegre Francesco Verza porta avanti un’altra iniziativa al fianco dell’Uisp Rovigo: “Si tratta della camminata sportiva rivolta a ciechi e ipovedenti – conclude Verza - Tra le altre cose, in questi giorni stiamo concludendo una camminata di 100 km, “La camminata del cuore”, che ci sta portando da Rovigo a Verona. Il messaggio che vogliamo lanciare è che attraverso l'attività sportiva si possono superare tutte le barriere”. (A cura di Elena Fiorani)