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A Livorno impegnati anche i volontari Uisp: questa la situazione

Dopo il dramma delle vittime, comincia la conta dei danni a Livorno e nei paesi limitrofi, dopo le piogge del fine settimana. Interviene D. Bartolozzi

 

I media ci hanno trasmesso in questi giorni una copertura quasi totale dell’alluvione di Livorno, permettendoci di comprendere la gravità della situazione e aprendo interrogativi su come siano possibili tragedie di queste genere. Abbiamo contattato il presidente del comitato Uisp Terre etrusco labroniche, Daniele Bartolozzi, che vive proprio a Livorno, per farci raccontare quelle ore drammatiche. “Quello che è stato raccontato dai mezzi di comunicazione rende l’idea delle condizioni in cui versa la nostra città. Si è trattato di un evento straordinario, che ha avuto un’evoluzione molto veloce e non immaginabile. I canali esondati nella notte erano completamente asciutti poche ore prima. Tutto quanto è accaduto nelle ore notturne e molte persone hanno avuto lo svantaggio di essere colte nel sonno, ma forse durante la giornata avremmo avuto difficoltà anche maggiori. Sono state quattro ore senza controllo: una quantità di pioggia tale da creare un volume di acqua impressionante, aggravata dal forte vento di libeccio che non ha permesso all’acqua di defluire verso il mare, creando un tappo in questi canali, che erano stati tombati in vari punti. L’acqua ha trovato uno sfogo nelle vie della città, cogliendo di sorpresa le persone”.

Adesso com’è la situazione?
“Dal punto di vista meteorologico è migliorata, questo ha permesso già da ieri di accelerare i soccorsi alle persone e alle abitazioni disastrate. C’è stata una mobilitazione generale della cittadinanza, e non solo, per portare il proprio aiuto. Ora il problema sono i danni enormi lasciati dall’acqua e dal fango nelle zone colpite più gravemente”.

Avete subito danni a impianti sportivi?
“Due strutture Uisp sono state duramente colpite, nelle frazioni di Salviano e Collinaia, che non sono ancora raggiungibili perchè l’acqua ha portato via tutto, strade e ponti, possono arrivare solo i mezzi di soccorso. Io sto cercando di raggiungere Collinaia dove, grazie a trenta volontari sportivi, sono già stati tolti fango, sassi, e materiali arrivati con la piena, in un impianto di calcio a otto in erba sintetica. Purtroppo a Collinaia la situazione è ancora peggiore: si tratta di una palestra comunale da anni in gestione all’Uisp, il 4 settembre era stata inaugurata dopo un rifacimento totale in cui sono stati investiti quarantamila euro, per dare il via alla collaborazione con l’Accademia della scherma di Livorno. Avevamo deciso di portare questa disciplina tra le nostre attività, grazie all’appoggio di un’eccellenza del settore. In questo momento è sommersa da un metro e mezzo di acqua e fango”.

“Ovviamente siamo molto abbattuti ma faremo tutti gli sforzi per ripristinare quanto prima lo sport in città e nei paesi vicini, come Rosignano che ha subito molti danni. Prima di tutto dobbiamo aspettare che sia ripristinata la sicurezza sulle vie di comunicazione e poi calcoleremo i danni – conclude Bartolozzi – Vogliamo riportare un po’ di serenità perché il morale è molto basso, proveremo a dare il nostro supporto stando vicino alle persone che hanno bisogno di un diversivo, molte di loro, infatti, hanno perso tutto. Speriamo di essere ascoltati dall’amministrazione sull’importanza, per la nostra comunità, dell’elemento aggregante dello sport”. (Elena Fiorani)

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