Nazionale

Uisp Trentino: “Occhio alle ragazze” in bmx

Il comitato Uisp ha proposto un progetto rivolto alle ragazze, per superare stereotipi di genere  e coprogettare eventi di sportpertutti. Parla R. Lochi

 

Da sempre la Uisp è impegnata nella definizione e promozione di buone pratiche per il superamento di stereotipi di genere nello sport, si inserisce in questo percorso il progetto “Bmx: occhio alle ragazze” promosso dall’Uisp Trentino. L’idea è nata dopo l’esperienza del 2016 con il progetto SkateParkando, che ha dato spazio a gruppi informali di giovani, offrendo un’opportunità di socializzazione e di praticare le loro attività, riappropriandosi di spazi pubblici urbani che possono diventare luoghi di socialità e amicizia. “in quell’occasione abbiamo lavorato con soli ragazzi – racconta Roberta Lochi, referente Uisp del progetto – e da questa assenza di ragazze è nata l’idea di creare una versione femminile dell’intervento”. Così ad aprile sono iniziate le attività del progetto con primi incontri e alcuni laboratori su donne e sport e gli stereotipi femminili ad esso collegati. “I ragazzi dello skate park si sono messi a disposizione ed hanno insegnato alle ragazze ad andare in bici - continua Lochi - Durante le attività è nata l’idea del contest e del laboratorio di fotografia. Le dieci ragazze partecipanti al progetto stanno seguendo in questo periodo il laboratorio, da cui usciranno le immagini che utilizzeremo per una campagna di comunicazione contro gli stereotipi di genere”.

Le giovani hanno preso parte ad un percorso di coprogettazione al fine di realizzare la campagna fotografica che vede loro stesse come protagoniste di un nuovo linguaggio volto al superamento delle discriminazioni di genere. Nel mese di dicembre la città di Trento sarà tappezzata di queste immagini. “Nell’epoca in cui viviamo le immagini hanno un ruolo preponderante nella comunicazione, specialmente per quanto riguarda le giovani generazioni – aggiunge Lochi – Per questo abbiamo pensato ad una documentazione fotografica delle attività con la bmx svolte dalle ragazze. Immagini estremamente naturali, ricche di particolari e di pathos, dalle quali possa emergere il divertimento che, come ben sappiamo, non ha genere”. (Elena Fiorani)

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