Nazionale

Uisp Trentino: (S)Muovi la salute con movimento e alimentazione

Un progetto che coinvolge medici e pediatri di famiglia per promuovere sani stili di vita nelle comunità migranti di Trento, Bolzano e Verona

 

Mercoledì 20 giugno è stato presentato a Povo (Tn) il progetto “(S)Muovi la salute”, di cui l’Uisp è partner: una giornata di formazione per pediatri e medici di famiglia ricca di interventi e di spunti di lavoro nata dall’idea di condividere conoscenze sulla promozione di sani stili di vita nelle comunità di immigrati.

Beatrice Agostini, dell’Uisp Trentino, ha presentato le iniziative che andranno a indagare gli ostacoli materiali e immateriali all’accesso all’attività sportiva da parte degli immigrati: “Sappiamo che gli stranieri fanno meno movimento, ma vogliamo capire il perché attraverso incontri di gruppo con insegnanti, pediatri, operatori, famiglie e bambini. Sono previste attività formative sul tema dell'interculturalità rivolte agli operatori sportivi e ai volontari e, in autunno, saranno proposte attività sportive accessibili a tutti, a costo zero, sfruttando parchi e zone verdi della città”.

Nel suo intervento Laura Battisti, del Dipartimento salute e solidarietà sociale della Provincia autonoma di Trento, ha illustrato i dati relativi a sovrappeso e obesità nelle popolazioni migranti. “In Trentino gli stranieri residenti sono 46.456, pari all’8,6% della popolazione, in prevalenza donne. I dati dicono che l'immigrazione è stazionaria, le persone si spostano per ragioni legate al lavoro e alla famiglia, gli stranieri residenti sono in maggioranza europea, sono donne, in prevalenza di religione cristiana. Molti stranieri sono residenti di lunga data e hanno raggiunto le caratteristiche per acquisire la cittadinanza italiana. Analizzando i dati sullo stato nutrizionale si osserva un eccesso ponderale più frequente negli stranieri: nei bambini in età scolare il 18% è in sovrappeso e il 5% è obeso. Gli stranieri provenienti da paesi a forte pressione migratoria sono a maggior rischio di essere in sovrappeso rispetto agli italiani e di andare incontro ad obesità, diabete, ipertensione già in adolescenza. Tutti i cittadini stranieri ricevono meno consigli degli italiani rispetto alla pratica di attività fisica regolare e al perdere peso o allo smettere di fumare per i fumatori e, in questo, il progetto “(s)muovi la salute” potrà aiutare i professionisti nella prevenzione di sovrappeso e obesità nella popolazione”.

Roberto Franceschi, medico dell'Unità operativa multizonale di pediatria dell’Apss-Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari e responsabile scientifico del progetto, ha evidenziato che “attualmente si suggerisce di seguire la dieta mediterranea ma dovremmo chiederci se quello che stiamo proponendo sia sufficiente o vale la pena essere aperti e privilegiare la commistione e il sincretismo alimentare affiancando sapori locali a quelli di altri territori. Le linee di intervento previste da “(s)muovi la salute” sono cinque: counseling su sani stili di vita da parte dei pediatri, sviluppo di una App di sana alimentazione transculturale, sviluppo di un libro di cucina con ricette sane multiculturali, iniziative di promozione dell’attività fisica, valutazione dell’impatto e della trasferibilità del progetto”.

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