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Uisp Trento: "Puntiamo su nuove collaborazioni e formazione"

Il nuovo presidente del comitato Uisp della provincia autonoma di Trento, Tommaso Iori, presenta la sua lista di priorità
Il congresso Uisp della provincia autonoma di Trento è stato il primo della tornata dei regionali, che prosegue venerdì 8 febbraio con il congresso del comitato Uisp della provincia autonoma di Bolzano.
Intanto cambio di guardia nel comitato di Trento: Tommaso Iori, classe 1983. È lui a prendere il posto di Cristina Boniatti alla presidenza del comitato Uisp della provincia autonoma di Trento. Alla Uisp si è avvicinato due anni fa, ha dato il suo contributo alle attività del comitato curando i rapporti con la stampa e le tv locali e contribuendo alla riflessione sulle proposte di modifica della legge provinciale sullo sport per estenderla ai principi di sport di cittadinanza.

“È una delle cose su cui abbiamo già iniziato a lavorare” – spiega il giovanissimo neo presidente, appassionato di montagna e di bicicletta, calcio e pallavolo. Elezione all’unanimità per Iori. 40 i delegati riuniti in congresso sabato 2 febbraio per eleggere il nuovo consiglio direttivo che non ha avuto dubbi ed ha scelto di dargli fiducia e di avere un volto nuovo alla guida. Rappresenterà per i prossimi quattro anni circa quattro mila iscritti e avrà il compito di portare un soffio di innovazione senza dimenticare la storia e l’esperienza dei più grandi. Con il passato nessun taglio ma condivisione nelle scelte. La prima? Il taglio dei membri in consiglio che da 25 è passato a 15. “Sarà più facile riunirsi e decidere le linee guida per il comitato”.

Iori punterà sulla figura dei responsabili di area. Lo annuncia spiegando il ruolo centrale nella rete di relazioni tra società sportive e gruppo dirigenziale e precisa: “Sono l’anello di congiunzione ma anche strumento di espressione di una rete di sistema”. E se questo è il primo obiettivo, rivolto all’interno, il secondo è, al contrario, di apertura verso l’esterno: “Lavoreremo per recuperare i rapporti con i soggetti che operano nel territorio in modo affine alla Uisp ma con i quali non abbiamo ancora stretto intese. Mi riferisco ad esempio all’Arci e alle cooperative ma anche alle istituzioni”. Poi, l’ampliamento dell’offerta disciplinare e la formazione. Soprattutto dei walkin leader, animatori di percorsi di salute e benessere in ambienti naturali. (L.B.)

Per leggere la relazione di Tommaso Iori clicca qui

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