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Uisp-Ecopneus: presentati i risultati dell'indagine

"Lo sport e la sostenibilità ambientale" è stato il tema di un incontro-dibattito svoltosi a Firenze lo scorso 13 aprile, nella sala del Consiglio del Quartiere 1. L’iniziativa è stata l’occasione per presentare i risultati del questionario condotto dall’Uisp su di un campione composto da soci, dirigenti e gestori di impianti sportivi. L’indagine riguardava la predisposizione e l’attitudine verso le tematiche ambientali, e nello specifico la conoscenza e la propensione verso prodotti e materiali per l’ambito sportivo realizzati a partire dal riciclo di PFU, i pneumatici fuori uso. Materiali utilizzati ad esempio per il manto dei campi di calcio a 5 o per campi da tennis. L’Uisp ha stabilito, infatti, una collaborazione con Ecopneus, società senza scopo di lucro per il rintracciamento, la raccolta, il trattamento e la destinazione finale dei Pneumatici Fuori Uso (PFU).

“Nel 2011, 72.000 tonnellate di pneumatici sono state recuperate ma attualmente ci sono tantissime discariche abusive – ha detto Sergio Barbadoro, del settore Ambiente Uisp, nell’illustrare i dati (scarica la presentazione in pdf) M.olti non conoscono quale sia il destino dei Pfu e molti meno conoscono come in realtà questi possono essere riutilizzati. La nostra associazione è impegnata da anni su alcuni temi che riguardano la sostenibilità ambientale della propria attività non in quanto associazione ambientalista, ma perché l’ambiente è all’interno dell’attività che noi svolgiamo. Il lavoro sul riciclo dei Pfu è un elemento che ci impegnerà per le prossime attività associativa”.

Il questionario è stato somministrato a 630 responsabili di associazioni sportive, 150 dirigenti territoriali e 13 gestori di impianti. “C’è una grande sensibilità e una disponibilità ad impegnarsi – ha spiegato Barbadoro - Una percentuale alta di associazioni promuove iniziative sul tema del riciclo, anche tra quelle che gestiscono impianti sportivi. II 60% degli intervistati ritiene inoltre questi materiali sicuri, spesso per conoscenza diretta, per averli sperimentati. E la quasi totalità degli intervistati ritiene importante recuperare questo materiale ed utilizzarlo in ambito sportivo”.

Quali sono le azioni per tradurre operativamente queste indicazioni? “Diffondere i dati sull’assenza di conseguenze per la salute degli sportivi; realizzare installazioni dimostrative, perché c’è necessità di far conoscere, di far vedere come questi materiali possano essere utilizzati, di montare campi all’aperto e far vedere il tipo di prestazione che si può ottenere; produrre e diffondere materiali informativi sul recupero dei Pfu; organizzare manifestazioni sportive pubbliche svolte su queste superfici e predisporre dei business plan da sottoporre agli enti pubblici da parte di chi gestisce gli impianti, pensati per incentivare l’uso di questi materiali. L’utilizzo di questi materiali con un pacchetto di proposte da realizzare con gli enti locali, consentirebbe di trasformare le attuali strutture sportive in strutture polivalenti ad utilità sociale”.

Tra gli altri erano presenti anche Santino Cannavò, responsabile settore ambiente Uisp e Giovanni Corbetta, direttore generale Ecopneus. Le conclusioni sono state affidate a Filippo Fossati: "Non solo non è detto che lo sport sia amico dell'ambiente, ma spesso è "consapevolmente" indifferente - ha detto il presidente Uisp - Lo sport sposa la sostenibilità ambientale se c'è un progetto politico, se gli sportivi decidono di farne un punto d'iniziativa. E scoprono che lo sport può essere un clamoroso veicolo di sostegno ad un'economia verde". (di Francesco Sellari)

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