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Nuoto

L'atleta paralimpica Aere terza nei 50 farfalla ai Nazionali Master a Bologna

Katia Aere racconta la sua esperienza di "nuotatrice per forza" dopo la malattia che l'ha colpita.


Katia Aere, campionessa paralimpica e detentrice del record italiano dei 50 farfalla, ha partecipato sabato scorso a Bologna al Campionato Nazionale di Nuoto Uisp Master e Agonisti. In gara con atleti normodotati, proprio nella specialità dei 50 farfalla ha conquistato il podio con un terzo posto. Una giornata da ricordare per questa atleta che è diventata “nuotatrice per necessità” e per chi come lei ha trascorso un fine settimana in vasca: 64 le società in gara e 900 gli atleti che hanno preso parte all’evento Uisp nella piscina olimpionica intitolata a Carmen Longo.

A Katia Aere nel 2003 è stata diagnosticata una malattia autoimmune, la polidermatomiosite, che distrugge la muscolatura. “Quando la malattia si è aggravata mi hanno proposto la terapia in ac-qua -racconta-, non sapevo nuotare e avevo sempre avuto la fobia dell’acqua ma, vista la situazio-ne, ho deciso che avrei potuto provare con questo tipo di fisioterapia. Quando ho visto che l’acqua non era poi così malvagia, ho deciso di imparare a nuotare. Grazie a un bravo fisioterapista e a bravi istruttori di nuoto ora che ho scoperto questa nuova dimensione mi piace parecchio”. Katia Aere, che prima della malattia era infermiera a Spilimbergo, ora è un’atletica paralitica e gareggia con il gruppo master Tavagnacco Nuoto, ha conquistato tre titoli tricolori (oltre all’oro nei 50 far-falla, due argenti nei 50 e 100 stile libero) con l’asd Polisportiva Trivium. Si allena cinque volte a settimana e sogna in grande: le Paralimpiadi di Tokyo del 2020. Non è la sua prima volta a una ga-ra Uisp, ma di sicuro il podio ha reso la giornata un po’ più speciale.

“Il nuoto mi ha dato una seconda opportunità nella vita. Non avessi scelto di scendere in acqua, non sarei qui. Questo sport mi ha fatto vedere che è proprio vero: mai dire mai -sottolinea-. Lo sport è una grande lezione di vita e dovrebbero imparare questa lezione un po’ tutti. Basta vedere il pubblico di Bologna che è presente qui per rendersene conto”.

Katia Aere non era sola a Bologna perché anche l’atleta paralimpico Francesco Fabbro, di Villanova di San Daniele ha partecipato alle gare Uisp. Fabbro, che gareggia nel campionato di triathlon, ha una malformazione congenita alle mani ma questo non lo sta fermando dall’ottenere risultati in campo sportivo, anche in gara con atleti normodotati. Ha scelto di perfezionarsi nel nuoto, quest’anno, per migliorare le sue performance nel triathlon. Anche per lui le gare di Bologna sono state un’esperienza di cui far tesoro.

Soddisfatto il responsabile nazionale del Nuoto Uisp Massimo Tesei: “Nelle nostre manifestazioni cerchiamo sempre di aprire a tutti gli atleti. Da noi non ci sono qualificazioni, sono manifestazioni sportive aperte a tutti e dove non c’è nessun tipo di barriera. Questo progetto tende a puntare sulla pratica e sulla partecipazione, nell’ottica di offrire la possibilità alle persone di avere momenti di condivisione e di piacere nel nome dello sport”.

Il calendario del Nuoto Uisp ora prevede sabato 10 e domenica 11 marzo i Nazionali Invernali pres-so la piscina stadio del nuoto di Riccione. In vasca gli Esordienti C, B e A, non mancherà la  rassegna dedicata ai Giovanissimi. Dal 6 all’8 aprile a Forlì la gara nazionale di sincro. Per i nazionali estivi dal 1 a 3 giugno a Bolzano sarà ancora la volta del sincro, toccherà a master, agonisti e pallanuoto dal 21 al 25 giugno a Riccione.

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