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Uisp a Lanusei: il calcio sociale su Tgr Rai Sardegna

Una storia che arriva dall'Uisp della Sardegna: integrazione e solidarietà, la squadra Cosmos in campo grazie ai rifugiati ospiti

Ogliastra. Sardegna. Storie di ordinaria integrazione. La squadra Cosmos di Villagrande, iscritta al campionato di calcio Uisp, lo scorso settembre rischiava di non poter proseguire l’attività a causa di qualche infortunio, dell’età avanzata e della rinuncia di alcuni giocatori. 
Mentre i dirigenti provavano a trovare soluzioni, un gruppo di rifugiati, scampati per miracolo alla guerra nei loro paesi di provenienza, veniva dirottato nei centri di accoglienza tra Ilbono e Lanusei. Con le loro valigie cariche di sogni infranti, morte e desolazione, tanti di loro vagavano senza meta per il capoluogo ogliastrino e dintorni.
L'Uisp a Lanusei (Nuoro) da un po’ di tempo pensava a come poter accogliere questi ragazzi nelle sue attività e quasi allo stesso tempo il presidente della Cosmos, Marcello Murgia, aveva avuto l’idea di provare a integrare alcuni di loro nel campionato, per rinfoltire una rosa sempre più scarna. Ecco dunque che il calcio diventa un veicolo di integrazione sociale tra culture diverse: a Villagrande nasce la prima squadra sardo-africana della Sardegna con sei ragazzi provenienti dal Ghana e dalla Nigeria.

Domenica 17 gennaio il TgR Rai Sardegna, nell'edizione delle 14, ha dedicato un servizio al campionato di calcio Uisp di Lanusei.GUARDA IL VIDEO

“Dopo un incontro tra noi e l’FC Cosmos abbiamo capito subito come fosse importante rendere partecipi questi ragazzi e coinvolgerli in una realtà già esistente – afferma Angelo Pili, presidente Uisp Nuoro – era necessario che questi ragazzi non giocassero solo tra di loro ma si inserissero nel gruppo locale. L’accoglienza, per noi, non è solo dare loro cibo e vestiario, ma è renderli parte attiva della nostra comunità. Il principio che sta alla base di tutto e che ha mosso l’Uisp e l’FC Cosmos è far sì che ci sia massima inclusione e ospitalità per queste persone, che non sono qui per libera scelta, ma sono scappati dal terrore e dalla disperazione”.

E ora da questa esperienza più che positiva altri stanno prendendo spunto. Oggi, nonostante culture, lingue e razze diverse, in Ogliastra c’è un pezzo d’Africa che parla sardo. (di Laura Caggiari, redazione Uisp Sassari)

(Fonte: Uisp Nazionale)

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