Comitato Territoriale

Parma

Dopo questa lunga sosta, quale ripartenza?

Quello che vi apprestate a leggere non è una linea guida, ma solo un contributo con l’ambizione di essere di aiuto; se non altro per cercare di fare maggiore chiarezza, anche se poi, come potrete vedere, molta chiarezza ancora non c’è.

Diverse discipline sportive sono già tornate alla loro pratica, ovviamente condizionate dalle necessarie, differenti linee guida e procedure alle quali per qualche tempo dovremo abituarci a convivere.

Partiamo da una prefazione necessaria per mettere a fuoco la nostra linea d’azione rafforzandone l’unitarietà e l’omogeneità. Una linea che, a prescindere da tutti gli eventi e le criticità attuali e le sue evoluzioni passate e future, il Ciclismo Uisp è tenuto prendere come riferimento, soprattutto Organizzatori, Giudici, Tecnici, Dirigenti e ovviamente i Ciclisti.

Mi riferisco al Protocollo Applicativo che potete leggere collegandovi tramite il link http://www.uisp.it/nazionale/files/principale/2020/protocollo_applicativo_covid19.pdf

Il documento, predisposto in coerenza con quanto stabilito dal DPCM 17 maggio 2020, fornisce le indicazioni generali e le azioni di mitigazione necessarie per riprendere le attività sportive nel rispetto prioritario delle imprescindibili tutele della salute connesse al rischio di diffusione del COVID-19 alle quali devono attenersi tutti i Comitati e le Affiliate  UISP che gestiscono a qualsiasi titolo, siti sportivi e/o attività sportiva a qualunque titolo, o comunque ne hanno responsabilità

ciclistiPiù di un vademecum che dà indicazioni generali cui attenersi è una linea guida che oltre ad assumere lo status di documento ufficiale contenente emanazioni dell’Ufficio per lo Sport del Consiglio dei Ministri, riafferma quelli che sono i nostri principi, i nostri valori, in coerenza con la nostra Mission, riaffermando il principio della salvaguardia della salute delle persone, rifuggendo da ansie di astinenza di attività, dalla fretta di ripartire quanto prima e di farlo ad ogni costo.

Prioritario l’agire con accortezza, consapevolmente responsabilizzati dei ruoli e delle regole facendo esercizio di buon senso.

Perché la fretta di ripartire non può prescindere dalla salvaguardia della salute pubblica e dal rispetto delle regole: di quello che hanno fatto, che stanno facendo o che faranno i nostri competitor, le proloco, le federazioni stesse, ieri, oggi e domani deve importarci nulla esimendoci dal mettere tensione al governo della Regione per accelerare le ripartenze: mi pare abbia dimostrato di adoperarsi con efficacia, competenza ed alto senso di responsabilità

Chiariti questi concetti molto importanti, ora proviamo a capire a che punto siamo e con quali prospettive andremo ad affrontare un passaggio cruciale per il nostro sport, con regioni che aprono le attività di contatto, altre che prolungano il blocco, con linee guida difficili da interpretare se non addirittura da capire.

SEMPRE DISTANZIATI

Tutti i documenti, le Ordinanze, i Dpcm, le Linee Guida, al momento recitano in coro che vanno assolutamente evitati ammassamenti e mantenuto il giusto livello di interdistanza tra le persone.

La Federazione, nel redigere protocollo e linee guida per le attività agonistiche di ciclismo individuale, termina il documento con questa frase: “la manifestazione si svolgerà garantendo le seguenti distanze interpersonali tra gli atleti:

  • 2 metri se affiancati
  • 20 metri se in fila

E nell’”Ipotesi Linee Guida per le Gran Fondo” della FCI dice testualmente: … si ritiene che le manifestazioni siano vissute in modo individuale… ecc., ecc.

Non sono i nostri protocolli e linea guida , ma conoscendo il “peso” che la FCI recita, equivale a dire che vengono messi in chiaro che le distanze interpersonali sono ancora e sempre le “condizioni indispensabili, senza la quale non si può svolgere l’attività conformemente alle Direttive e Ordinanze dei Dpcm”; quindi?

arrivo

Mentre scriviamo, alcune regioni aprono agli sport di contatto, il che vuol dire che, nel rispetto delle linee guida, in quelle aree sarebbe possibile organizzare manifestazioni.

Il sarebbe è d’obbligo in quanto quello che avviene nel ciclismo come nel podismo è diverso dal calcetto e  da altri sport. Nel corso delle gare ciclistiche ai ritrovi si verificano ammassamenti di centinaia di ciclisti, ci sono le problematiche delle operazioni preliminari (iscrizioni ..) quelle di verifica ( controlli..), i ristori.

Inoltre lo svolgimento delle gare, delle escursioni, delle gran fondo sono caratterizzati da momenti in cui si formano gruppi o gruppetti, come ad esempio in occasione di una fuga, quando un ciclista può rimanere in scia ravvicinata con altri ciclisti.

L’istituto di Sanità, avvalendosi degli studi del Politecnico di Torino ha determinato che le distanze minime di sicurezza nel nostro sport sono di 2 metri se affiancati e 20 metri se in fila, in quanto per effetto della turbolenza il trasporto del droplet si velocizza enormemente rispetto a quanto avviene tra persone ferme oppure in sport come il calcetto, dove oltre ad esservi minore velocità, il contatto avviene per attimi.

PROTOCOLLO

Anche la Uisp, come tutte le Associazioni, si è dovuta dotare di un proprio documento che, sottoposto all’approvazione dell’Ufficio dello sport della Presidenza del Consiglio, ha assunto la funzione di “Protocollo applicativo” e rappresenta per ora l’unico documento ufficiale cui riferirci.

In esso troviamo le linee guida emanate dall’ufficio dello sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri, e anche in questo documento, già nella prefazione, al punto1, viene rimarcato il principio che “tutto rimane subordinato al rispetto delle norme sul distanziamento in vigore al momento dello svolgimento della disciplina”.

Equivale a dire che, in sostanza, in assenza di una revisione del documento in oggetto, non sia assolutamente facile organizzare manifestazioni ciclistiche di qualsiasi tipo.

La revisione si renderà necessaria anche per quanto citato al punto 1 alla riga 18° dove determina che “gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina in luoghi pubblici o privati sono sospesi”.

CICLISMO CLASSE RISCHIO 1

manifestazione ciclisticaIl Protocollo applicativo è diviso in diversi capitoli: dopo una prima parte comune in tutti i protocolli interamente dedicata alle informazioni sull’epidemia e alle varie misure generali di base da adottare nei diversi luoghi per contenere le possibilità di contagio, più avanti, dalla pagina 16, troviamo una serie di tabelle elencanti le diverse discipline, classificandone la classe di rischio: il ciclismo viene indicato come “sport individuale” con “classe rischio 1” (il calcio è a classe 3, il duathlon è classe 2, la lotta 4, la Dama classe 2, il gioco delle carte 2, scherma 2, pattinaggio 2, pallavolo2, ecc., ecc.)

Questa classificazione serve come punto di riferimento per determinare il percorso organizzativo che l’Organizzatore, soggetto riconosciuto come “il Responsabile” dovrà adottare nell’organizzare i luoghi dove si svilupperanno le diverse attività (ritrovi, iscrizioni, segreteria, giurie, ristori, pasta party, ecc.)

Sarà sua cura e responsabilità adottare soluzioni tali da evitare ogni forma di ammassamento ed esigere il rispetto delle norme sul distanziamento, mettendo in pratica tutte le varie soluzioni previste da Ordinanze, Dpcm, Protocolli e Linee guida (uso mascherine, presenza gel, disinfezione locali e strumenti di uso comune, esposizione di cartelli con indicazioni su comportamenti da tenere, norme da rispettare, ecc., ecc.)

 

PERCORSO ORGANIZZATIVO MANIFESTAZIONE CICLISTICA

Il percorso organizzativo di una manifestazione ciclistica è caratterizzato da una serie di operazioni preliminari o di funzionamento, che si sviluppano in diversi luoghi che definiremo Aree, con figure tecniche – operative, e operazioni che pur variando a seconda della specialità, mantengono comunque tra loro una simile connotazione.

Riassumiamo in una decina di punti, tra Aree – operazioni, che richiedono una analisi dettagliata per trovare soluzioni, modalità e procedure adeguate al rispetto delle norme previste per la limitazione del contagio

  1. Ritrovo
  2. Area iscrizioni
  3. Area Giuria
  4. Area partenza
  5. Percorso manifestazione
  6. Aree ristori
  7. Aree controllo
  8. Area restituzione accrediti o numeri gara
  9. Area ristoro arrivo/pasta party
  10. Area premiazioni

1. RITROVO

Fino al tempo in cui ancora non c’erano le problematiche collegate alla pandemia, tutti gli esercizi commerciali, i bar, i circoli, le pro loco erano ben felici ospitarci, godendo del contributo, in termine di maggiore clientela, che la manifestazione garantiva.

Ora potrebbe essere diverso: le varie norme a carico dei proprietari dei locali pubblici in tema di distanziamento, limiti di accessi per metro quadrato, gestione, disinfezione dei servizi igienici, ecc., ecc., sono aggravi in grado di complicare e rendere incerta la disponibilità ad ospitare manifestazioni sportive causa l’invasione di un notevole numero di ciclisti e accompagnatori.

Ci sono norme cui i locali pubblici devono tenere nel corso del loro esercizio (es. gestione - accesso e presenza di un elevato numero di persone rispetto la metratura del locale)

Questo implica che l’Organizzatore debba comunque rivedere gli approcci rispetto al luogo di ritrovo, alla gestione delle Aree, agli accessi.

Tutto dovrà essere preventivamente, minuziosamente studiato e accuratamente concordato con il proprietario o il gestore del luogo scelto per il ritrovo.

 

2. AREA ISCRIZIONI

La situazione pandemica dovrebbe essere l’occasione per una svolta definitiva sulle modalità delle iscrizioni, uno dei momenti critici delle manifestazioni; richiedono personale addestrato; creano code nelle quali regna l’impazienza; mettono in imbarazzo il cuore dell’organizzazione che, fino al momento del via, non conoscendo l’entità numerica dei partecipanti, impediscono razionalità ed efficienza nella gestione dei vari comparti ( ristori, premi, pasta party, pacchi gara, ecc., ecc.); e infine mettono in grave difficoltà gli organizzatori per le previsioni meteo annuncianti possibili eventi climatici avversi.

Lo ripetiamo: la Preiscrizione rappresenta un notevole vantaggio per gli organizzatori che, conoscendo la quantità di partecipanti già diversi giorni prima della manifestazione possono finalizzare ed ottimizzare l’organizzazione riducendo sperperi in tempo, risorse economiche, personale e materiali.

È il momento di passare il guado e adottare come standard obbligatorio il sistema delle Preiscrizioni per tutti i tipi di manifestazioni.

Questa soluzione, in tema di Protocolli e Linee Guida anti Covid, elimina una mole di lavoro organizzativo alquanto impegnativo, in quanto gli accessi al tavolo delle iscrizioni richiede una gestione simile a quella degli uffici pubblici dove si accede: a) con mascherina; b)dopo aver disinfettato le mani; c) uno per volta; d)distanziati tramite la posa di indicatori distanziatori disegnati al suolo; e)utilizzando paraventi divisori in plexiglass a protezione del personale addetto; f)applicando procedure predefinite circa le modalità per il ritiro dei tesserini; g)predisponendo e tracciando percorsi unidirezionali di accesso all’Area Iscrizioni con linee distanziometriche per i ciclisti; ecc., ecc.

Immaginatevi le iscrizioni di una gara con 200 ciclisti, una MTB con 300, una Gran Fondo con centinaia e centinaia di partecipanti...

Preiscrizioni, ancor meglio se in forma cumulativa, effettuate dal Presidente o da un Dirigente con delega, Ancor meglio se on line e comunque previo appuntamento telefonico con elenchi società firmati da ciclisti (liberatoria privacy) e sottoscritti dal Presidente della società (assunzione di responsabilità civili e penali circa la regolarità del tesseramento e delle idoneità mediche).

L’annullamento definitivo delle iscrizioni il giorno della manifestazione deve ovviamente prevedere la contemporanea distribuzione di numeri dorsali/cip/carte controllo /schede controllo/ pass/ pacchi gara che dovrà avvenire al momento della preiscrizione (possibilmente, rimarchiamo, effettuato sempre da un solo referente per società).

Eventuali pass, badge (con i codici a barre + numero in chiaro), cip, numeri dorsali o cartellini di controllo vanno stampati con costi a carico dei concorrenti.

3. AREA GIURIA

Generalmente le Giurie vivono la manifestazione dal palco costantemente protetti dalla mascherina. Il palco dovrà avere una metratura sufficiente per contenere un numero di Giudici tale che possano svolgere il loro lavoro distanziati di almeno 1 metro tra di loro, mentre lo speaker dovrà essere distanziato di 2 metri dagli altri soggetti.

 

4. AREA PARTENZE e 5. SVILUPPO MANIFESTAZIONE LUNGO IL PERCORSO

partenza

Al momento non esiste una linea guida che faccia luce sulla partenza e sul distanziamento in gara.

L’unica certezza è che i ciclisti devono indossare le mascherine sino l momento del via. Sulle norme relative sia al distanziamento in gara che durante lo svolgimento delle manifestazioni non competitive, si attendono chiarimenti.

Questo è un problema che, al momento, non trovo sia stato affrontato. Vedremo…

 

6. AREE RISTORI

I ristori andrebbero eliminati, e comunque drasticamente limitati, nel qual caso vanno gestiti adeguatamente con tutta una serie di misure precauzionali impegnativi.

  • Sono da escludere prodotti sfusi, quindi no somministrazione a buffet.
  • Anche le bevande devono essere monouso, cioè bottigliette o lattine, mentre il cibo dovrà essere monodose preconfezionato.
  • Il ristoro deve essere realizzato in modo da impedire l’ammassamento, quindi va sottoposto al controllo di personale adeguatamente formato che controlla i flussi delle persone che si avvicinano al punto distribuzione.
  • I punti di ristorazione devono essere dotati degli stessi dispositivi di protezione (paraventi) e con corsie transennate che obbligano l’unidirezionalità dei flussi delle persone.
  • Cartelli informativi, linee distanziatrici a terra, gel per le mani devono essere disposti preventivamente per limitare la possibilità di contagio, mentre bevande e cibo devono assolutamente essere distribuiti da personale con mascherina e guanti

7. AREE CONTROLLOcicloturistico - Pinelli

È necessario cogliere l’occasione offerta dall’epidemia per fare un salto di qualità aumentando il livello tecnologico automatizzando al massimo e semplificare i controlli al via, durante il percorso delle gran fondo e agli arrivi. Obiettivo: ridurre contatti, ammassamenti facendo in modo che queste operazioni vengano effettuate personalmente dai ciclisti sotto la sorveglianza degli addetti alla sicurezza Covid che svolgeranno ruoli di gestione e di verifica del rispetto delle norme anti Covid. La realizzazione dell’area dedicata alle operazioni di controllo è identica a quella del ristoro

8. SANIFICAZIONE DEI MATERIALI DI USO PROMISQUO

Non dimentichiamoci che badge, cartellini di viaggio, numeri dorsali, cip, ecc., quando verranno riconsegnati all’arrivo, generalmente intrisi di sudore, dovranno essere riposti dal ciclista in apposita urna in attesa della loro sanificazione. Ovviamente l’area restituzione dovrà sottostare alle stesse regole e procedure di tutte le aree già citate per gli altri utilizzi e governata da personale adeguatamente formato.

9. AREA PASTA PARTY

Il pasta party dovrà sottostare alle regole delle mense e ristoranti, quindi:

  • L’area del pasta party deve essere delimitata da transenne che obblighino l’unidirezionalità dei flussi in entrata e uscita. Tale unidirezionalità deve essere resa comprensibile da cartelli, nastri, transenne
  • L’entrata nell’area pasta party deve avvenire da un passaggio attrezzato cartelli informazione anti-contagio
  • I ciclisti vi potranno accedere solo se muniti di mascherina che potranno togliere una volta seduti al loro posto
  • Deve essere disponibile il gel disinfettante che i ciclisti, muniti di mascherina, dovranno obbligatoriamente utilizzare.
  • L’area dovrà essere presidiata senza interruzione da personale anti-Covid adeguatamente formato e facilmente identificabile da indumenti o pass ben visibili
  • I posti a sedere devono essere distanziati di 1 metro a rombo (no sedute di fronte). Eventualmente le seggiole vanno legate tra di loro per impedirne lo spostamento Se si usano panchine, queste vanno legate tra di loro e i posti dove non ci si deve sedere devono essere impegnati da oggetti che ne impediscano l’utilizzo
  • Il personale addetto alla sicurezza anti-Covid deve provvedere a fare accomodare le persone nei posti predefiniti. Non ci devono essere persone che girano tra i tavoli
  • il pasta party deve utilizzare cibi monodose (no piatti con pietanze comuni - solo bottigliette monodose)
  • la distribuzione degli alimenti dovrà tassativamente avvenire esclusivamente da persone di servizio munite di mascherine e guanti
  • anche le persone di servizio alla distribuzione dei pasti si sposteranno secondo una direzione di flusso preventivamente definita atta ad evitare avvicinamenti o incroci tra di loro
  • i ciclisti che entrano nell’area pasta parti potranno farlo dietro consenso di personale addetto alla verifica della disponibilità di posti.
  • Potranno accedere solo se indossano la mascherina, non dovranno stazionare in piedi, ma rimanere seduti a distanze prefissate sotto la responsabilità degli organizzatori, consumare il pasto e liberare tempestivamente i posti che potranno essere riutilizzati solo dopo la indispensabile disinfezione delle superfici e delle sedute avvenuta per mano di personale adeguatamente predisposto e preparato per questo unico compito
  • A tale scopo, il personale addetto alla sala party deve provvedere ad utilizzare diverse soluzioni per alternare uso e sanificazione: tavoli isolati (tavoli distanziati di 2 metri – dopo l’uso si sanifica il tavolo completo) oppure può organizzare l’utilizzo di tavoli per file alternate, es. Fila 1 in uso assieme alla Fila 3, Fila 5 e Fila 7, poi quando questi hanno terminato, si utilizzano le file pari mentre vengono sanificate le file dispari.

premiazioni ciclismo10. AREA PREMIAZIONI

Sarebbe opportuno prendere in considerazione l’annullamento della cerimonia consegnando i premi nel corso della settimana ai Dirigenti delle società previo appuntamento telefonico

CREAZIONE COMITATO COVID

Molto probabilmente, all’interno della manifestazione, verrà richiesta la costituzione di un comitato COVID composto da 1 Medico, 1 Coordinatore Responsabile e un gruppo di addetti: tutte queste persone dovranno essere preventivamente adeguatamente formate circa il compito che dovranno svolgere.

Dovrà essere verificata (Ordinanza regionale) la gestione dell’autodichiarazione Covid 19 che trovate a pag. 40 del Protocollo applicativo

IN DEFINITIVA

  • Tutta l’area utilizzata per l’organizzazione deve essere sotto controllo da parte dell’Organizzatore e coordinata in funzione degli utilizzi conformemente alle disposizioni contenute nelle linee guida relative allo svolgimento delle attività in regime pandemico in vigore al momento in cui si organizza le manifestazioni.
  • Cartelli plastificati, tavoli con gel predisposti in diverse zone, specialmente negli accessi di qualsiasi luogo ma anche all’interno delle varie aree, scorte di mascherine, dovranno essere disponibili per partecipanti e addetti all’organizzazione.
  • Devono essere banditi volantini, riviste, dépliant, materiale info di uso comune.
  • Non sono disponibili docce
  • Dove e quando possibile, prediligere i servizi igienici tipo cantiere continuamente presidiati e sanificati da personale adeguatamente formato. Vista la particolarità dell’utilizzo, e la situazione virale, meglio sarebbe se gestiti dalla ditta fornitrice dei bagni.

Chi lavora all’organizzazione, i Giudici e i ciclisti (quando non sono in gara) dovranno indossare sempre le mascherine

Questo è quanto al momento; sicuramente la situazione in continua evoluzione subirà dei cambiamenti, ma una cosa è certa: organizzare diventa sempre più un impegno oneroso ed impegnativo.

 

UISP Ciclismo,

Giovanni Dall’Ovo

 NOTIZIE DA UISP NAZIONALE