COMUNICATO STAMPA
di Erika Ferrari
Intervista al writer Federico Tosi che ha realizzato il murales nell’area verde riqualificata da Uisp Parma con il progetto
“Tutti in gioco”
Parma, 30 settembre 2015 – Un’immagine pop degli anni ’50 che raffigura una madre con in braccio il proprio figlio. Un’icona della storia contemporanea che esprime fiducia nel futuro. Un’istantanea che dal 25 settembre è diventata il biglietto da visita del nuovo Parco di via Micheli, completamente riqualificato grazie al progetto “Tutti in gioco”, promosso da Save the Children e realizzato da Uisp con il supporto di Csi e Comune di Parma e il sostegno di Procter&Gamble.
Il murales si trova a fianco della nuovissima parete per l’arrampicata, dove nei prossimi mesi saranno organizzati anche corsi in outdoor di urban sport. A realizzare il murales il writer locale Federico Tosi: trentadue anni, passione per la street-art e tanta voglia di comunicare.
«Ho scelto un’immagine facilmente riconoscibile da tutti che sappia trasmettere valori positivi – spiega Federico -. Vorrei che questo murales diventasse un esempio e uno stimolo per i giovani che frequentano il parco. Nella vita bisogna saper fare un passo alla volta. Così prima impari ad arrampicarti, sviluppando la giusta tecnica e poi, dopo, puoi anche provare a “volare”. Come fa la mamma con il suo bambino che lo fa saltare divertito, ma tenendolo ben stretto a sé, senza lasciarlo cadere».
L’arte entra così in dialogo con lo sport: rapporto azzardato o incontro possibile? «Lo sport è arte – puntualizza il writer -, si tratta di due aspetti della nostra vita che si integrano facilmente, basta guardare questa area verde. Pensiamo più semplicemente alle attrezzature degli atleti, spesso sono vere opere. I colori, le forme, io a volte mi fermo ad ammirarle. Non dimentichiamo poi che lo sport è movimento, trasformazione. Proprio come l’arte. Il rapporto fra questi due aspetti non è quindi possibile, ma naturale».
La passione per la street-art quando è nata? «È tanti anni che opero in questo campo. Ho anche fondato un’associazione, perché l’arte e la comunicazione visiva devono creare opinione, mettere in circolo energie nuove. Ho pensato all’associazione come qualcosa di aperto e inclusivo per incontrarsi e dare nuovi stimoli alla città. A Parma ci sono tante aree che si prestano per essere decorate con murales, facendole così diventare luoghi d’arte all’aperto, preservandole da degrado».