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Parma

Vivicittà in carcere: entusiasmo per “porte aperte allo sport” in via Burla

Lo sport come mezzo per abbassare le barriere tra il carcere e la città: si è svolta con successo l'edizione 2016 di “Vivicittà Porte Aperte” nel carcere di via Burla. Alcuni detenuti ed alcuni studenti dell'istituto Pietro Giordani, accompagnati da professori e tecnici educatori della Uisp Parma,con la presenza del campione ultramaratoneta Paolo Bucci, che da anni si rende dispobinile con entusiasmo all'iniziativa, hanno preso parte ad una gara di resistenza a tempo e ad una di velocità sugli 80 metri. L'iniziativa è collegata al progetto “Porte aperte… allo sport!”, all'interno di “Valore Salute Network”, un percorso Uisp Parma, realizzato grazie al Dipartimento di Sociologia e Diritto dell’Economia dell’Università di Bologna in collaborazione con il Consiglio dei Ministri, che mira alla ricerca, attraverso lo sport, di un percorso parallelo di inserimento nel contesto sociale e del miglioramento delle condizioni psico-fisiche dei detenuti, instaurando sani e corretti stili di vita. All'interno del carcere si focalizza l’attenzione sulle abilità motorie dei detenuti che possono affrontare diversi sport: pallavolo, basket, ultimate frisbee, rugby a tocco e calcio. I destinatari diretti dei progetti sono i detenuti ospiti della struttura e gli studenti maggiorenni della scuola secondaria di primo grado Giordani. <Un dato statistico è emblematico: con questi progetti la violenza o gli atteggiamenti non consoni vengono ridotti di circa il 20% e le stesse azioni coercitive sono notevolmente ridotte- spiega Donato Amadei, responsabile Area Sport e Diritti Sociali di Uisp Parma- Da un lato si sensibilizzano i detenuti sul ruolo sociale dello sport e sui sani e corretti stili di vita, dall'altro, gli studenti interessati vengono messi alla prova su diversi fronti all'interno di brevi percorsi mirati al raggiungimento una maggiore consapevolezza del proprio corpo e delle proprie capacità, promuovendo la corretta visione di sé e l'autostima, la mancanza delle quali sono spesso la prima causa nell'assunzione di comportamenti negativi>. Con “Vivicittà porte aperte” le persone coinvolte nel progetto “Porte aperte allo sport” si sono confrontate sul campo per la prima volta, per un grande momento di sport nella migliore delle sue vesti, quella di promotore di aggregazione sociale. Nuovi momenti di condivisione sportiva tra detenuti e studenti si avranno prima dell'estate 2016 con tornei di pallavolo, di rugby e di calcio organizzati da Uisp nel carcere di in via Burla

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