Come si gestisce correttamente un’associazione o una società sportiva dilettantistica?
Come si gestisce correttamente un’associazione o una società sportiva dilettantistica?
Di questo si parlerà a Parma sabato 29 ottobre, dalle 9:15 alle 13:30, nei locali delle Officine on off di Via Naviglio Alto n.4/1, nel corso del seminario "Sotto la lente del fisco .. come dimostrare la genuinità della nostra associazione", organizzato dall'UISP Parma con la collaborazione scientifica di Arsea ed il patrocinio del Comune.
Durante l'incontro si approfondiranno le corrette modalità di gestione dei sodalizi sportivi alla luce del contenzioso fiscale e lavoristico in essere.
A tenere il seminario la dottoressa Francesca Colecchia, Responsabile del Servizio Consulenze di Arsea srl, giurista specializzata in fiscalità delle associazioni sportive dilettantistiche.
Partiamo dal titolo: perché è necessario dimostrare la genuinità dell’associazione e cosa significa in concreto?
Spesso si da per scontato che una associazione sia ammessa alle agevolazioni per il semplice fatto di operare nel settore sportivo dilettantistico e perché l’associazione non distribuisce utili. Tutto ciò non basta però.
La Corte di Cassazione in diverse sentenze ha ribadito un principio: le associazioni non godono di uno status di extrafiscalità. Per poter accedere alle agevolazioni le associazioni devono dimostrare di essere effettivamente democratiche, trasparenti nella gestione e prive di scopo di lucro.
Strettamente legato al tema della democraticità è il coinvolgimento dei soci nelle decisioni. I soci vengono convocati alle assemblee con modalità idonee? Possiamo dimostrarlo? I verbali delle assemblee vengono compilati in maniera corretta? Possiamo dimostrare la partecipazione dei soci alle assemblee? I soci sono effettivamente a conoscenza delle attività promosse, delle modalità di gestione, dell’identità stessa delle persone che sono state elette per dirigere il sodalizio di cui fanno parte?
Il bilancio o il rendiconto economico finanziario viene approvato dall’Assemblea? Si tratta di un documento che soddisfa effettivamente le esigenze di comprensione della gestione associativa? I verbali sono messi a disposizione dei soci?
I soci sono effettivamente tali o semplicemente si tratta di utenti di servizi sportivi?
Lei svolge questo genere di formazione in varie località, com'è percepito l'argomento?
La circostanza che ci siano poche norme chiare in materia di associazionismo ha facilitato il contenzioso e pertanto si è reso necessario adottare una serie di comportamenti – vissuti spesso come meri appesantimenti burocratici – per potersi tutelare di fronte ad un eventuale contenzioso. Non basta investire tempo nelle attività ma bisogna porre attenzione a come le gestiamo e a come le comunichiamo.
Il nostro obiettivo è rendere consapevoli i dirigenti affinché possano operare in assoluta serenità. Le associazioni non vengono in ogni caso lasciate sole a se stesse: ogni incontro si conclude con la check list degli aspetti da verificare in associazione, i Comitati UISP offrono un servizio di supporto gratuito, la UISP garantisce alle affiliate l’accesso a strumenti di informazione, aggiornamento nonché la modulistica utile per la gestione quotidiana attraverso il portale http://associazionisportive.uisp.it/. Arsea nasce inoltre per offrire assistenza alle organizzazioni del Terzo settore con molteplici servizi che potete trovare descritti sul sito www.arseasrl.it
Cambieranno le cose con la Riforma del Terzo settore?
E’ altamente probabile. Il Governo è chiamato ad approvare entro giugno i decreti attuativi della Legge delega di riforma approvata il 25 maggio scorso.
La UISP è presente nei tavoli istituzionali di confronto rispetto alla Riforma e vigilerà affinché sia tutelato e promosso lo sporto dilettantistico. Nel corso dell’incontro anticiperemo gli aspetti più interessanti della riforma.
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