Comitato Territoriale

Parma

Donato Amadei è il nuovo Presidente UISP Parma

Parma, 10 dicembre 2016 – Si è tenuto questo pomeriggio, sabato 10 dicembre 2016 con inizio alle ore 15.00, presso la Fondazione Matteo Bagnaresi a Parma, il 17° CONGRESSO UISP PARMA.

Erano presenti il Presidente Nazionale UISP Vincenzo Manco, il Presidente del Consiglio Nazionale Manuela Claysset, il Presidente Regionale UISP Emilia Romagna Mauro Rozzi ed altri Dirigenti regionali. Presenti inoltre l’Assessore allo Sport del Comune di Parma Giovanni Marani e il Delegato CONI Provinciale Gianni Barbieri, oltre ai rappresentanti degli altri Enti di promozione sportiva.

 

INTERVENTO DELLA PRESIDENTE USCENTE ENRICA MONTANINI

“Sono orgogliosa di aver rappresentato la UISP a Parma negli ultimi dieci anni”. Con queste parola la presidente uscente Enrica Montanini ha salutato la platea. “Mi sono riconosciuta subito – ha proseguito la Montanini – nei nostri valori associativi, nelle azioni e nei progetti che promuove la nostra Associazione.

Ringrazio anche la presidenza dell’Assemblea Congressuale e in particolare Franco Greci che ha accettato di accompagnarci oggi nel giorno del 17° Congresso Territoriale, che rappresenta un passaggio importante per il Comitato di Parma: dopo un decennio in cui Presidente e Dirigenti sono stati all’insegna della continuità, oggi i delegati si trovano per nominare un Consiglio rinnovato che avrà il compito di eleggere un nuovo Presidente. Sono orgogliosa di affermare che sul nome dell’unico candidato a guidare il Comitato nei prossimi quattro anni vi è stata la completa condivisione da parte del gruppo dirigente, perché si tratta di una persona giovane che può portare nuove energie e progettualità, persona che ha la formazione tecnica e anche quella politica per affrontare le sfide e i cambiamenti che oggi la società richiede al mondo associativo e non solo.

Questa nostra scelta è il risultato di un rinnovamento interno su cui abbiamo lavorato molto per anni, rinnovamento non semplice, né scontato, infatti sono tanti i collaboratori e i dirigenti che, per varie ragioni, non fanno più parte della nostra squadra. Inoltre i giovani oggi trovano condizioni di collaborazione molto più complesse che in passato. Sono tempi in cui è necessario afferrare più lavori per riuscire ad arrivare a fine mese e quindi tempi in cui gli spazi per il volontariato sono minimi o nulli.
Dieci anni… Come tutti sanno sono stati anni difficili, percorsi da problemi interni, da una crisi socio economica esterna che ha prima di tutto coinvolto i nostri interlocutori, fra cui le pubbliche amministrazioni, con una significativa riduzione delle risorse per lo sport sociale; crisi che ha posto i cittadini nelle condizioni di scegliere di rinunciare al benessere e alla cultura, alla vacanza e al centro estivo per i propri figli. Sono stati anni (e continuano ad esserlo) in cui qualcuno si è dedicato alla svendita di tessere, qualcun’altro all’abbonamento in palestra a 20 € per sei mesi e altri a competere con noi in modi molto discutibili. Anni in cui, si può essere o meno d’accordo con le riforme, la collaborazione con la Provincia di Parma in alcuni ambiti di attività (grandi eventi, atletica, sociale …) è completamente venuta a mancare. 

Negli ultimi quattro anni abbiamo percorso una situazione difficile, in un contesto complesso e in rapido cambiamento e se oggi arrivano apprezzamenti in particolare da parte del Comitato Regionale che ci riconosce rigore da un lato e capacità di innovazione dall’altro, vorrei dire a tutto il gruppo di lavoro che mi ha affiancato in questi anni, che dobbiamo essere molto soddisfatti delle decisioni assunte, anche se spesso sono state decisioni impopolari e che possiamo chiudere questa lunga, difficilissima, anche se entusiasmante esperienza, con grande soddisfazione.

E lo dimostrano i numeri, anche se i numeri non sono solo l’unico dato su cui dobbiamo ragionare:

-          il bilancio consuntivo chiuso due settimane fa con un leggero attivo, dopo anni in cui arrivare al pareggio è stato impensabile, ma sono stati anni in cui, con coraggio, abbiamo continuato ad investire, seppure riducendo le spese, sulle attività dirette del Comitato e dunque sulle persone; di questo ringrazio tutte le aree di attività, su tutte l’area corsistica e progetti che ha ottenuto negli ultimi due anni risultati importanti

-          il numero di tesserati in crescita media, in particolare per alcune discipline, nonostante una flessione registrata nel 2016, di cui vedremo i motivi

Come abbiamo raggiunto questi risultati? Ponendo la nostra costante attenzione, anche se può e deve essere fatto di meglio e di più, sui seguenti aspetti:

-          più servizi ai soci e alle società sportive (sconti e vantaggi, sportello consulenze fiscali e consulenza adempimenti CONI…)

-          innovazione (nuovi progetti e attività per i soci e le società)

-          formazione costante dei tecnici educatori

-          relazioni con il tessuto sociale (enti, fondazioni, terzo settore e altre associazioni…)

-          contenimento dei costi del tesseramento e della corsistica

È necessario inoltre considerare l’andamento dei soci individuali (tesserati direttamente in comitato), per programmare in futuro le attività: la tendenza è negativa dal 2013 al 2016.

Terminata la presentazione dei dati vorrei ricordare una parte delle tante persone che hanno contribuito alla vita associativa insieme a me in questi dieci anni.

Desidero ringraziare prima di tutto il personale dipendente: Cecilia, Cristina, Lella e Patrizia per aver compreso le decisioni complesse che abbiamo dovuto assumere per salvaguardare l’intero Comitato nel periodo più difficile.

La mia gratitudine va anche allo staff tecnico e progettuale, che attualmente si trova composto da Davide, Donato e Rocco per gli sforzi nella direzione del cambiamento e per l’adesione, da subito, ai nostri valori e quindi per la sensibilità dimostrata nei confronti di tutti i cittadini, nessuno escluso.

Li ringrazio per lo slancio in avanti dato all’area tecnica e per la capacità di prendersi cura dei nostri utenti con maggiori difficoltà di accesso all’attività sportiva e per non essersi mai fermati davanti agli ostacoli racchiusi nella diversità.

A tutti i Tecnici Educatori, che sono il nostro biglietto da visita, vorrei chiedere di essere propositivi, di darci idee e stimoli e di essere disponibili anche a realizzarli in prima persona, ma anche di criticarci, se perdiamo di vista il contatto con loro e con i soci.

Tutta la mia stima e un augurio di buon lavoro per il futuro (per chi continua) vanno allo staff dirigenti con il quale ho vissuto molte fatiche, raggiunto o fallito obiettivi, realizzato o purtroppo solo sognato traguardi, con cui mi sono arrabbiata e che ho fatto arrabbiare e con cui ho condiviso  responsabilità e momenti di sconforto o soddisfazione: Marianna, perché è tutt’uno con la UISP; Enzo perché con il calcio a Parma… le abbiamo proprio provate tutte!; Giovanni, perché mi deve promettere, oltre a Bicincittà, altre due pedalate all’anno, anche se non sarò più io il Presidente; Andrea perché è troppo facile organizzare attività per chi non ha problemi…; Massimo perché arbitrare gli arbitri non è un’impresa da poco; Claudio perché finalmente è tornato attivo il Nuoto UISP Parma; Gino perché il Pattinaggio UISP Parma è come lui, inossidabile!; Roberto e Gianni perché il ciclismo non è solo… Dall’Ovo e perché il ciclismo ha anche un perfetto servizio ristorazione, il catering Ermanno!

Grazie anche a tutti gli altri Dirigenti, ancora in carica o dimessi per qualunque ragione!

Al gruppo giudici dell’atletica grazie per la… resistenza da maratoneti in questi anni di difficoltà e poi di ripresa; ad Alessandra e Roberto, agli arbitri, alla commissione giudicante, ai dirigenti e volontari del Calcio UISP Parma grazie perché il nostro comitato continua ad essere, sul calcio, un Comitato in crescita; allo staff e ai giudici del ciclismo grazie perché come organizzate voi le gare non è capace nessuno!

A Tommaso e Roberto, professionisti dello staff comunicazione, auguro il benvenuto nella nostra famiglia e consiglio un buon corso di… orienteering per orientarsi (scusate il gioco di parole) nella complessità della UISP!

Ai colleghi del Centro Sportivo Italiano rivolgo una riflessione: in un passato non troppo lontano sembrava impossibile pensare a progetti realizzati insieme e tanto meno pensare di creare, UISP e CSI, la società di gestione di un impianto sportivo, invece abbiamo dimostrato che niente è impossibile. Dico grazie anche a loro.”

 

INTERVENTO DEL CAPOLISTA DONATO AMADEI

“In funzione dell'eterogeneità dei nostri soci – ha esordito il Capolista Donato Amadei – la scelta per la composizione del consiglio testimonia una volontà in primis di rappresentanza e contaminazione già nella composizione dell’organo più importante dell'associazione, portando a rappresentare 6 su 9 strutture di attività (in ordine di numero di soci: calcio, ginnastica, nuoto, ciclismo, pattinaggio, neve) e soci individuali.

Le 4 macro aree di indirizzo che proponiamo come programma di lavoro per la nostra associazione sono: il ritornare ad un maggior contatto con le nostre associazioni, riaprendo un canale di ascolto, in modo tale che in quelle sedi di confronto si possano cogliere aspettative e bisogni. Nei nostri uffici mettiamo a disposizione delle nostre associazioni le nostre competenze, offrendo da anni servizi di consulenza burocratica grazie alla competenza della nostra responsabile amministrativa (Marianna Percudani), ma anche fiscale, di rilievo regionale, tramite ARSEA.

Vogliamo essere a vostra disposizione per offrire ulteriori servizi; uno di questi sarà la comunicazione intesa, sotto il profilo pratico, come aiuto per le singole strutture di attività nel creare un piano di azione, inserito in un calendario condiviso delle principali manifestazioni UISP. Ed infine anche un servizio di promozione, sia sotto il profilo scolastico, ovvero andando insieme negli istituti comprensivi per svolgere attività, oppure tramite la partecipazione sinergica a bandi specifici. La tessera associativa ingloba valori etici, aiuti solidali per emergenze territoriali, assicurazione, convenzioni e sostiene parte del settore Sport e Diritti Sociali. Fare la tessera UISP è una scelta e come tale bisogna far sì che sia sempre più consapevole.

I valori etici riguardano una presa di posizione chiara e netta, siamo infatti come associazione, popolare, antifascista, antirazzista e contro ogni forma di discriminazione, promuoviamo: la pratica sportiva nella sua accezione ludico-motoria, agonistica e non, con finalità quindi formative e ricreative; la diffusione – nello sport e, attraverso lo sport, nella vita sociale – di una cultura dei diritti e delle pari opportunità, dell’ambiente e della solidarietà, riconoscendo lo sport come diritto di cittadinanza e come risorsa per l’inclusione; la funzione educativa dello sport sia nella crescita individuale che nella collettività; stili di vita attivi incentrati sul movimento; la cooperazione, anche nella sua forma decentrata, lo sviluppo e la solidarietà internazionale; la cultura della condivisione delle scelte in un contesto comunitario che educhi ai principi di partecipazione, corresponsabilità, non violenza e sostenibilità; la cultura della legalità per la lotta contro le mafie; la valorizzazione dei beni culturali, monumentali e artistici.
Il costo della tessera prevede una quota destinata ad emergenze territoriali per le quali negli ultimi anni sono stati stanziati fondi sia dai nostri 24.500 soci, ma anche da altri 1.309.7000 soci dell’UISP di tutte le regioni italiane. 

Infine sono fondamentali gli interventi di sport sociale sul terreno di attività ed inclusione dei soggetti svantaggiati e con diverse abilità, per cui andiamo a proporre anche (ma non necessariamente) attività in perdita economica, perché sappiamo che sono fonte di ricchezza sul bilancio sociale.

Le Manifestazioni principali per struttura di attività dovranno essere sempre più contaminate e integrate, dovranno essere esempio e fonte di aggregazione sociale attraverso l'attività motoria, sia quella relativa all'evento, ma anche in funzione di spazi motori liberi ed eterogenei per accogliere differenti "luoghi in azione".

Vorremo quindi rendere tangibile l'etica dello sport per tutti, non solo attraverso il “come” si pratica tale attività motoria, ma allargarne la visione dal singolo Sport al concetto più ampio di “movimento”, finalizzata all'instaurarsi di buone abitudini che possano trovare nella quotidianità i principali sani e corretti stili di vita, fonte di crescita dell'individuo e della società.

Crediamo che solo se tutti noi dirigenti (non solo noi 60 delegati presenti oggi e i futuri consiglieri in primis, ma tutti e tutte, i e le 1100 dirigenti UISP che sono il 4,5% dei soci, quindi 1 su 20 circa) dovrebbero investire parte della propria energia, prendersi carico di questo esser testimoni di tali finalità, per cui potremo presentarci e parlare con sempre più forza per trasmettere questi messaggi attraverso la rete capillare che abbiamo sul territorio.

Concludo dicendo che quindi tutti e tutte voi avete il diritto e il dovere di dire dove sbagliamo, o come possiamo migliorare, visto che la UISP siete voi.”

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