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Piacenza

Comunicare lo sport sociale: il seminario di Milano

Lunedì 18 marzo Palazzo Marino ha accolto circa 200 giornalisti e comunicatori Uisp per una giornata di formazione su comunicazione sociale e sport

 

Piacenza, 22 marzo 2019 – L’Uisp è in prima fila nella sfida per una comunicazione più efficace, in grado di raccontare attraverso lo sport le bellissime storie “dal basso” che contraddistinguono lo sportpertutti. E' stato ribadito a Milano nell’ambito del Seminario nazionale di formazione “Comunicare lo sport attraverso il sociale, comunicare il sociale attraverso lo sport”, organizzato lunedì 18 marzo dall'Uisp in collaborazione con l’Ordine dei Giornalisti della Lombardia e che ha chiamato nel capoluogo meneghino numerosi comunicatori parte della grande redazione allargata presente sul territorio che ogni giorno racconta lo sportpertutti Uisp.

Coordinato da Ivano Maiorella, direttore de Giornale radio sociale e dell’agenzia Uispress, il seminario è stato aperto dall’assessore allo Sport e Turismo del Comune di Milano, Roberta Guaineri, che ha invitato la platea a raccontare tramite i media i tanti valori dello sport sociale. Particolarmente importante l’elenco dei relatori: Alessandro Galimberti, Ordine dei Giornalisti della Lombardia, Franco Arturi, La Gazzetta dello Sport, Gianni Mura, La Repubblica, Roberto Natale, responsabile Segretariato Sociale Rai, Elisabetta Soglio, Buone Notizie del Corriere della Sera e Davide Casati, ufficio centrale Corriere della Sera.

Elisabetta Soglio, direttrice di Corriere Buone Notizie, ha affermato: "Lo sport costruisce momenti veri di aggregazione e lo sport di base garantisce accessibilità economica e fattibilità con operatori che ci mettono passione e competenza. Domani a Bologna, nella seconda tappa del nostro tour, incontreremo una realtà Uisp che organizza balli di gruppo per donne di tutte le età. Le ho conosciute: si divertono, curano il proprio benessere, creano comunità". 

Alessandro Galimberti, presidente Odg Lombardia, ha spiegato che il giornalismo non è in crisi ma sta affrontando un momento di grande trasformazione, anche per le innovazioni tecnologiche che lo stanno attraversando. In questa fase in particolare serve osservanza delle regole deontologiche e capacità di aprirsi al nuovo con la consapevolezza del proprio ruolo sociale.

Davide Casati dell’Ufficio centrale del Corriere della Sera, ha parlato di giornalismo digitale e degli strumenti necessari per scrivere e indicizzare i contenuti secondo i criteri di selezione e priorità dati dai moori di ricerca.

Grande interesse ha suscitato nella platea lo scambio tra Franco Arturi, La Gazzetta dello sport e Gianni Mura, La Reppblica, che hanno parlato di sport e giornalismo, ricordando con stima e affetto anche la figura di candido Cannavò: "Lo sport è un'attività umana. Deve essere umano, altrimenti non è sport - ha detto Mura - Insegna a perdere e a vincere, a migliorare e a rinunciare, è socializzazione. È fonte di ispirazione e modello per i giovani. Lo sport insegna il sacrificio consapevole per un'idea: la politica viene fuori dallo sport, da come viene finanziato, insegnato, praticato, mostrato, perché riguarda valori universali". 

"Guardatevi dalla parola “provocazione”, diventata sinonimo di scocchezza; usate con parsimonia l’ironia, è ambigua, è compresa soltanto da chi ha i vostri stessi codici; non annoiatevi del “politicamente corretto”; diffidate dei moralismi; andate a capo, ogni tanto...; evitate le colonnate di roba, lungaggini inutili...; evitate di lavorare troppo di fantasia: prima la verità dei fatti; non fidatevi del correttore automatico; usate la grammatica italiana": è il breve decalogo proposto ai giornalisti presenti da Mura e Franco Arturi. ASCOLTA L'AUDIO dell'intervento

Roberto Natale ha sottolineato il compito di promotore di coesione sociale assegnato alla Rai, ben esemplificato dal rilievo dato alla trasmissione delle ultime Paralimpiadi: "Il nostro Paese è osservato speciale per il livello di odio dilagante nel discorso pubblico - ha detto Natale - In Italia la percezione trionfa a discapito dei fatti: questo chiama in causa il nostro lavoro. Noi dobbiamo essere i guardiani della realtà, dei dati di fatto, qui sta la necessità della nostra funzione di intermediazione".

Chiusura affidata al presidente nazionale Uisp, Vincenzo Manco, che ha ribadito l’importanza dei media per raccontare non tanto i risultati dei campioni dello sport, ma quelle storie della pratica sportiva quotidiana, spesso di riscatto e di emancipazione, su cui si concentra l’attività sociale dell’Uisp. "Questa giornata ha fatto emergere la declinazione che dà l'Uisp dello sport: cultura e valori, umanità, racconto delle storie e non solo dei risultati, diritti ed emancipazione. Tutto questo è il viatico per offrire opportunità di pratrica sportiva a tutti i cittadini, in particolare quelli sedentari".

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Nel pomeriggio la giornata è proseguita con un incontro riservato ai comunicatori Uisp, un appuntamento che si rinnova periodicamente e utile per il coordinamento a tutti i livelli di chi è antenna sul territorio delle tante attività dell’associazione.


(Fonte: Ufficio Stampa UISP Nazionale)

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