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Piemonte

Il Coni consegna un premio alla carriera a Filiberto Rossi

 
In occasione dell’inaugurazione dell’anno sportivo 2017, avvenuta il 22 febbraio presso il Piccolo Regio a Torino, il Coni ha consegnato un premio alla carriera a Filiberto Rossi.
Rossi è una figura storica e di spessore per la Uisp, è stato uno dei cofondatori del movimento torinese a cui ha dato tanto. Compirà 89 anni tra due mesi, ma ha uno spirito forte e una dialettica che dimostrano una verve di uomo di sport. Siamo negli anni ’50 e Rossi è dirigente dell’allora Pci e già in quel periodo ha una visione di quello che sarebbe diventato lo Sport Per Tutti: nascono i Centri di formazione sportiva, propedeutici alla Uisp, per offrire ai ragazzi in età scolare di praticare attività ludico motoria e correggere, come afferma Rossi, vizi di portamento quali scoliosi, posture scorrette. "Mi ricordo, che per avviare attività sportive come l’atletica leggera  ci siamo attrezzati con poco. Ho chiesto all’Alleanza Cooperativa torinese dei ritti, una rotella e siamo andati ai giardinetti e con l’aiuto di alcuni nonni, siamo riusciti a realizzare una prova di corsa, lancio e salto in alto e abbiamo consegnato a tutti il brevetto sportivo"  racconta l’ex presidente .
 
Dal 1954 al 1975 è stato presidente della Uisp e ha creato una rete con le istituzioni pubbliche, per migliorare la qualità dello sport e far concepire l’attività ludica come momento importante nella crescita dei ragazzi. Nel 1975 viene chiamato dall'allora sindaco di Torino, Diego Novelli, per diventare assessore e abbandona temporaneamente il ruolo di vertice della UISP, per rientrarci nel 1997 in occasione del sessantennale e rimanere alla guida fino al 2008. Nel frattempo è diventato coordinatore degli Enti di promozione sportiva.
 
Quali passi avanti ha fatto la Uisp, dagli anni ’50 in avanti?  Gli abbiamo chiesto "Abbiamo migliorato il lavoro di coordinamento con la Regione di promozione sportiva, grazie anche alla Legge 93/95, introducendo anche il concetto che lo sport deve essere considerato pubblico e anche un fattore culturale e non facoltativo (abolizione art. 91). Per fare tutto questo si è dovuta stimolare la politica sull’impiantistica sportiva, perché è vero che esistono impianti dedicati per le gare federali, ma devono esistere anche quelli di base, come i cortili delle scuole o i campetti."
 
Quando ha assunto la carica di presidente regionale la UISP aveva 80mila iscritti e dopo il doppio mandato 118mila tesserati e 1300 società, ancora una volta la Uisp il primo ente di promozione sportiva. "La UISP ha fatto un bel salto di qualità culturale – prosegue Rossi – passando da Sport Popolare a Sport Per Tutti. La sua mission è quella di continuare ad operare sul territorio, in particolare sull’attività di strada e per i diversamente abili e deve mettere l’accento sullo sport come pratica per un corretto stile di vita e di salute. I bambini sono sempre più obesi ed è necessario educare le famiglie verso una corretta alimentazione!"
 
Guarda il video del conferimento del premio alla carriera a Filiberto Rossi
 
 
 
 
 

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