Sport e integrazione Uisp: parte il nuovo progetto europeo

Si è tenuto a Copenaghen l'incontro di avvio dell'intervento per l'inclusione dei rifugiati attraverso lo sport

Dal 23 al 25 gennaio Daniela Conti è stata a Copenaghen per l’incontro d’avvio del progetto europeo Integration of Refugees Through Sport, promosso dall’ISCA (International Sport and Culture Association), di cui l’Uisp è partner. Il progetto è inserito all’interno del programma Erasmus +; gli altri paesi partner sono Danimarca, Svezia, Inghilterra e Germania.

“Obiettivo del progetto è elaborare strategie per l’inclusione dei rifugiati attraverso lo sport – spiega Daniela Conti, coordinatrice Uisp del progetto – Lavoreremo insieme alla creazione di strumenti come una guida delle buone pratiche e una piattaforma on line che raccolga i progetti europei e le organizzazioni che lavorano sul tema. Questo primo incontro è stato l’occasione per conoscere i partner, assegnare i diversi incarichi e illustrare le varie fasi del lavoro che andremo a svolgere. Il progetto si chiuderà nel 2019, nei prossimi anni ci saranno altri incontri fra i partner in diversi paesi e poi ci sarà un evento finale per la presentazione dei risultati del lavoro di questi tre anni. In questo periodo sarà importante diffondere e condividere tutte le informazioni che man mano raccoglieremo: Isca ha raccolto video, materiali e documenti prodotti in Europa sull’argomento, dando vita ad una sorta di biblioteca che può essere condivisa con la rete dei partner, ma anche in un ambito più largo di gruppi e organizzazioni interessate”.

In questo primo appuntamento Daniela Conti ha presentato la strategia di lavoro Uisp, divisa in due ambiti principali: sensibilizzazione, diffusione ed educazione, svolta a livello nazionale come strategia dell’associazione; attività con comitati e società sportive a livello territoriale, che concretizzano le politiche nazionali.
“A Copenaghen abbiamo visitato il Trampoline House, un centro che fornisce a rifugiati e richiedenti asilo assistenza legale e strumenti per rivendicare i propri diritti - conclude Conti - Questo centro è un esempio di come, a livello locale, si lavora per l’inclusione, il loro slogan recita: ognuno dovrebbe avere il diritto di lavorare, partecipare e vivere nella società. Il centro è aperto a tutti e le attività svolte sono gratuite. Chiunque voglia promuovere un'attività è il benvenuto e il centro aiuta a trovare le infrastrutture adatte. Vengono organizzati principalmente workshop per insegnare a farsi portatori sani di democrazia, a sentirsi di nuovo utili alla società attraverso la dignità del lavoro”.
Il prossimo appuntamento è previsto ad ottobre all’interno del programma del Move Congress Isca.