Campagna di formazione/informazione sul tema del doping e dell’inquinamento farmacologico e per la tutela della salute nelle attività sportive
Ambito territoriale d’intervento:
Il progetto ha valenza Nazionale. Le iniziative previste si svolgono in 8 città: Zona Flegrea (NA), Venezia, Trieste, Varese, Pesaro, Prato, Barletta, Prato
Target: oltre 600 ragazzi e ragazze delle scuole medie superiori di 8 città italiane
Durata: 18 mesi, dal 5 luglio 2015 al 4 dicembre 2016
Finanziamento: Ministero della Salute, Commissione per la vigilanza ed il controllo sul doping e per la tutela della salute nelle attività sportive
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SINTESI:
Obiettivo prioritario è quello di migliorare, attraverso una campagna di comunicazione ideata dai giovani per i giovani (peer education), le conoscenze degli adolescenti sulla tutela della salute in generale e in particolare nelle attività motorie e sportive, soprattutto sui danni derivanti dall’inquinamento farmacologico e dal doping. E’ un’azione mirata alla promozione della salute e degli stili di vita sani e al rafforzamento delle life skills dei giovani, che si colloca nelle politiche del Piano nazionale di prevenzione, valorizzando nel contempo il valore sociale ed etico dello sport.
La sperimentazione prevede la definizione di una struttura articolata con l’interazione di più soggetti; i ragazzi si trovano ad assumere diversi ruoli e responsabilità, lavorando prevalentemente in gruppo con l’obiettivo di ideare e gestire in autonomia l’organizzazione di una campagna sul tema della tutela della salute e di prevenzione del doping, ideando direttamente gli strumenti, i materiali e gli eventi comunicativi.
OBIETTIVI E RISULTATI ATTESI
AZIONI E METODOLOGIA:
La metodologia, già testata nelle precedenti campagne e qui riproposta, mira alla responsabilizzazione ed al protagonismo attivo dei ragazzi per l’ideazione e la realizzazione di prodotti comunicativi. Si conferma anche per questa campagna la scelta di allargare il campo di analisi, oltre al fenomeno doping, ad alcuni temi come l’uso e l’abuso di integratori e di additivi farmacologici, e contemporaneamente di prestare attenzione alle distorsioni culturali rispetto allo sport giovanile (agonismo esasperato, selezione precoce ed escludente, modelli orientati al risultato e alla vittoria, sovraccarico di aspettative da parte degli adulti) che non solo provocano il fenomeno del drop out sportivo da parte dei ragazzi, con una fuga nella sedentarietà totale, ma possono essere individuate come presupposti alla cultura degli additivi farmacologici e successivamente del doping. E’ per questo che l’obiettivo più ampio della campagna si colloca nell’area dell’educazione alla salute e agli stili di vita, e quindi alla loro promozione, e al rafforzamento delle life skills degli adolescenti coinvolti.
Il coinvolgimento diretto degli studenti nell’ideazione e realizzazione di campagne basate su codici comunicativi più idonei ai coetanei darà vita a laboratori dove i ragazzi, supportati dagli insegnanti e dagli operatori Uisp, realizzeranno prodotti informativi ricchi di spunti interessanti come video, vignette, giornali, manifesti, striscioni, canzoni, spot, performance teatrali.
Una innovazione di processo sarà sul piano comunicativo: i ragazzi coinvolti nel progetto realizzeranno una web radio in podcast, cioè realizzeranno e registreranno digitalmente trasmissioni radiofoniche che verranno rese disponibili su Internet, in una piattaforma creata appositamente per loro e ospitata sull’infrastruttura web della Uisp nazionale.
Sabato 7 maggio la presentazione dei lavori fatti dai ragazzi del liceo artistico Brunelleschi di Montemurlo. Lavori che comprendono abiti, fumetti ed anche un flash mob.
Lunedì/Martedì/Giovedì/Venerdì 9.00/12.30
Mercoledì 9.00/12.30 e 15.00/19.00
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