Mondiali Antirazzisti 2018 - link della pagina ufficiale
Gli eventi della tappa di Prato del Tour Welcome Mondiali Antirazzisti
Il progetto ha valenza Nazionale. Le iniziative previste si svolgeranno in 7 Regioni:
Durata: 11 mesi
Ente proponente: UISP – Unione Italiana Sport Per tutti
Finanziamento: Presidenza del Consiglio dei Ministri/Dipartimento Pari Opportunità
Il progetto si configura come un intervento di contrasto e prevenzione delle discriminazioni attraverso la promozione di attività educative, culturali, artistiche, sportive e prevede la realizzazione di 6 edizioni di “Mondiali Antirazzisti Locali” - tappe di avvicinamento ai Mondiali Antirazzisti, tradizionale manifestazione di sport interetnico organizzata ogni anno dalla UISP - nelle città di Matera, Martina Franca, Trento, Como, Cagliari e Prato e l’organizzazione di due edizioni dei “Mondiali Antirazzisti”. Accanto alla tradizionale manifestazione di Bosco Albergati (Castelfranco Emilia - MO) giunta alla sua XXI edizione, infatti, verrà organizzata una prima edizione sperimentale dei Mondiali Antirazzisti al sud, a Matera. Un lavoro di networking e sensibilizzazione a livello territoriale mirerà a favorire l’ampia partecipazione di cittadini migranti di prima e seconda generazione, rifugiati e richiedenti asilo e a costruire un dialogo costruttivo con le istituzioni locali, i centri di accoglienza e le associazioni di migranti e/o di volontariato per avviare o rafforzare sinergie locali sul tema dell’integrazione e della lotta contro ogni forma di discriminazione. Trasversalmente verrà condotta una costante azione di promozione e comunicazione (newsletter, sito e social networks della UISP e dei partner) volta a sensibilizzare il grande pubblico e le comunità di riferimento dei territori coinvolti sui temi in oggetto.
Obiettivi, risultati attesi, azioni, metodologia e partner del progetto
NON SOLO ANTIRAZZISMO – I VALORI DEI MONDIALI ANTIRAZZISTI
Qual è la filosofia dei Mondiali Antirazzisti? Facile, direte voi: lottare contro il razzismo. Sbagliato, rispondiamo noi: è molto di più!
È fair play
I Mondiali accolgono molti sport – spesso anche poco praticati o sconosciuti – ma in qualsiasi torneo non c’è arbitro. Ogni partita è auto-arbitrata dalle squadre stesse. Questo perché vogliamo promuovere il fair play e l’autocontrollo.
È lotta alla violenza dentro e fuori dal campo
Non ci piacciono i comportamenti aggressivi, sia fisici che verbali. Dentro e fuori dal campo vogliamo diffondere la pace e il sorriso. Vi sembra un’impresa impossibile? Lo sembrava anche al manipolo di Ultrà che ha ideato i mondiali tanti anni fa: tacciati di essere elementi pericolosi e sempre pronti allo scontro, hanno mostrato al mondo che i veri Ultrà sono in realtà persone che rispettano lo sport, gli atleti e gli altri tifosi.
È inclusione
Quando si arriva ai Mondiali si entra in un mondo di persone che vengono da mille luoghi diversi e lontani con la voglia di vivere insieme un’esperienza fuori dall’ordinario. Conoscere nuove persone, cantare in lingue diverse, raccontarsi vite e storie, condividere un pallone, unirsi a un gioco, campeggiare tra gli alberi e costruire un festoso villaggio dove tutti sono ben accetti.
È condivisione
Non è obbligatoria, ma scoprirete che è una delle caratteristiche più belle e fondanti dei Mondiali.
Non a caso le squadre, prima della competizione, usano scambiarsi piccoli doni in segno di amicizia: qualcosa di personale o della propria città; a volte anche solo un saluto speciale o un giocatore per completare l’altra squadra, nel caso qualcuno manchi all’appello!
È antisessismo
Sono pochi gli sport quelli che mischiano i generi maschile e femminile. E anche nella vita ci viene sempre ricordato qual è il nostro posto. Da una parte o dall’altra: maschio o femmina. Le femmine non giocano a calcio. I maschi non giocano con le bambole.
Ai Mondiali le squadre – di tutti gli sport – posso essere miste: composte da uomini, donne e bambini.
È riflessione
Durante una manifestazione sportiva? Ebbene sì. Il programma, infatti, non prevede solo sport, ma anche dibattiti e attività collaterali come presentazioni di libri, filmati, passeggiate istruttive, interviste a personaggi sportivi e non.
E la Coppa più importante dei Mondiali, la Coppa Mondiali Antirazzisti, va alle realtà che si contraddistinguono per la loro attività antirazzista e di promozione dello sport popolare.
È musica e ristorazione.
Ai Mondiali Antirazzisti c’è anche tanta musica. Un concerto ogni sera, con due band a serata, e dj set fino a notte inoltrata. Ma se prima volete mangiare o bere qualcosa, a vostra disposizione potete trovare diversi punti ristoro per sostenere l’evento.
È ecologia.
I Mondiali, fin dalla loro nascita, hanno prestato particolare attenzione al tema del rispetto ambientale.
Negli anni si è affinata una progettazione che promuove un minor impatto ambientale: differenziazione dei rifiuti, erogatori d’acqua, produzione di energia da fonti rinnovabili, cibi a km 0, incentivazione all’utilizzo di mezzi di trasporto alternativi e in condivisione. La nostra impronta carbonica è sempre più bassa, grazie anche alla collaborazione di tutti i partecipanti. E la terra ringrazia!
È antirazzismo, ovviamente.
Lo abbiamo lasciato per ultimo perché il più evidente.
Le nostre armi contro il razzismo non sono le parole, ma i fatti. Mischiamo persone di diverse culture. Coinvolgiamo squadre che vengono da lontano, o che hanno fatto un lungo viaggio. Dialoghiamo con il linguaggio dello sport. Molte sono le squadre formate da migranti accolti in strutture d’accoglienza o gruppi di persone provenienti da Germania, Inghilterra, Francia, Polonia, Danimarca, Austria e persino dal Sud America!
Lunedì/Martedì/Giovedì/Venerdì 9.00/12.30
Mercoledì 9.00/12.30 e 15.00/19.00
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