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Biennale di Venezia: l'Uisp nel padiglione Italia con un dispositivo per lo sportpertutti

Il 22 giugno, alle 12.30, la conferenza stampa a Roma per la campagna di crowdfunding
Con l’Uisp lo sport sociale è alla Biennale Architettura di Venezia, che si concluderà il 27 novembre. All’interno del Padiglione Italia cinque dispositivi pensati per cinque associazioni di terzo settore e creati da altrettanti studi di architetti promuovono un intervento di pronto soccorso architettonico in sostegno delle periferie urbane. Per la realizzazione di tutti i dispositivi è stata lanciata una compagna congiunta di crowdfunding civico. Tutte le informazioni per partecipare e sostenere la realizzazione degli interventi sono disponibili sul sito www.periferieinazione.it. Mercoledì 22 giugno, alle 12.30, si terrà a Roma la conferenza stampa di presentazione della campagna di crowdfunding, presso il Museo Maxxi.

“To moves” è l’allestimento dello sport realizzato dallo studio Nowa, la cui ispirazione è stata raccontata con un fumetto e descritta dalle parole dell’architetto Marco Navarra. GUARDA IL VIDEO

Navarra ha immaginato una storia fantastica in cui lo sport sociale si presenta a risolvere gli incubi del protagonista Camillo. “Siamo nella Torino di fine 600, Camillo, un frate teatino, si sveglia dal sonno in preda ad un incubo, sogna che la cupola della sindone sta bruciando. Improvvisamente si trova precipitato sul tetto di uno strano volume mobile tirato da una macchina. Inizia un viaggio in cui incontra oggetti che non riconosce: Camillo è spaventato ma anche sorpreso ed emozionato di scoprire questi oggetti mai visti, che sembrano animali mitologici, infatti si trasformano, si aprono, si chiudono. A un certo punto il carrello si ferma e scende un omino verde che scopriremo essere il signor Uisp. Camillo si presenta e dice che la carrozza lo ha salvato da morte sicura. L’omino verde a sua volta si presenta come l’uomo che promuove lo sportpertutti, spiega le nuove attività e l’utilizzo degli attrezzi mobili che si adattano agli spazi. Girando intorno al mezzo mobile Camillo comincia a scoprire meglio questo volume che sembrava un oggetto monumentale e scopre come possa diventare, invece, un luogo dove si può cucinare, mangiare, fare arrampicata con i bambini, giocare a street ball, assistere ad un concerto protetti da una tenda, giocare a pallavolo con una rete legata a pilastri. A un certo punto la struttura ricomincia a muoversi, Camillo teme l’inizio di un altro incendio, invece il signor Uisp gli dice che è salvo e può scrivere il suo trattato su queste nuove strutture”.

Navarra ha lavorato a questo dispositivo perché crede che “lo sport cambia la vita delle persone riuscendo a cambiare lo spazio in cui vivono le persone, rompendo i confini in cui spesso siamo costretti a vivere”.

Sostenuti dal crowdfunding, i cinque dispositivi si muoveranno da Venezia con destinazione cinque periferie urbane: lo Sport-box Uisp andrà a Torino, all’interno del Parco Dora. Gli altri progetti sono: un ambulatorio mobile gestito da Emergency (progetto di Matilde Cassani); un Green-box realizzato con Legambiente (cooperativa Arcò); un Legality-box che andrà a Cerignola su un terreno sequestrato alla mafia e gestito con l’associazione Libera (progetto di Antonio Scarponi); (Nowa) e, infine, un Culture-box con libri a disposizione realizzato con l’Associazione biblioteche italiane (Alterstudio).

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