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Cartafumetto Uisp e diritti delle donne: una rivoluzione culturale

La cultura dello sport deve cambiare, le donne chiedono spazio e diritti.

La cultura dello sport deve cambiare, le donne chiedono spazio e diritti. E lo fanno col linguaggio popolare e diretto dei fumetti. Questa mattina a Roma, nel Liceo Machiavelli, è stata presentata la CartaFumetti, versione illustrata dalla disegnatrice Francesca Casano, della Carta dei dirtitti delle donne nello sport realizzata dall'Uisp

C'è chi testardamente va avanti nonostante i problemi: Flaminia Simonetti, calciatrice della Res Roma e della Nazionale, lavora e frequenta l'Università, però non rinuncia al suo spazio per gli allenamenti. Sport, donne e diritti: "In questi anni si è fatto tanto ma non abbastanza", a dirlo è Simone Perrotta, calciatore azzurro e campione del mondo nel 2006, oggi rappresentante Aic-Associazione Italiana Calciatori. “L’esperienza della CartaFumetto rappresenta una conquista di civiltà che vogliamo per il nostro paese. Attraverso la parità di genere la convivenza civile di una grande comunità migliora e crea le condizioni per raggiungere ulteriori e più grandi risultati”, ha detto Vincenzo Manco, presidente nazionale Uisp, in chiusura dell’incontro.

La mattinata che si è svolta al liceo linguistico Machiavelli, è stata un’occasione di riflessione e bilanci sulle pari opportunità nello sport, con il coinvolgimento di molti giovani del liceo e di rappresentanti del mondo dello sport. Katia Serra, ex calciatrice e opinionista tv ha ricordato la questione sempre aperta del professionismo femminile: “Noi tuttora non siamo professioniste perché il nostro non è riconosciuto come un lavoro, io sono dovuta andare in Spagna per poter affermare che il calcio fosse il mio lavoro, in Italia ci sono ancora molte difficoltà e siamo poco considerate. Da quando c'è Tommasi alla presidenza dell’AIC è cresciuta l’attenzione a questi temi, infatti, vedo sempre più donne accanto a me in Aic, c’è più considerazione ma anche un arricchimento che nasce dal confronto quotidiano”.

La presentazione della versione a fumetti della Carta dei diritti delle donne nello sport è stata l’occasione per conoscere l’esperienza di altre due calciatrici, Rosalia Pipitone e Flaminia Simonetti, della Res Roma, che hanno superato diffidenza e difficoltà di vario genere per poter vivere la propria passione sportiva. “A 13 anni sono entrata in una scuola calcio femminile, ho giocato in nazionale vincendo un bronzo agli europei,  ma se non lo raccontassi io non sapreste niente di me, il calcio femminile non ha nessuna notorietà, nonostante i grandi traguardi raggiunti. Inoltre, io devo allenarmi, fare l'università e tanti altri lavoretti per riuscire a mettere da parte i soldi per il mio futuro, tutto questo pur giocando in serie A. Una cosa del genere non succederebbe mai ad un uomo che giocasse al mio stesso livello”.

È intervenuta anche la deputata Laura Coccia, firmataria di una proposta di legge sul professionismo sportivo femminile, insieme a Valeria Fedeli, neo ministro dell’Istruzione: “La strada per una effettiva parità è ancora lunga: ad esempio, le donne atlete non hanno la possibilità di scegliere la maternità, che gli preclude la prosecuzione della carriera. È importante che finalmente sia tornato ad esserci un ministro dello Sport, che mancava dal 2013, ma la parità di genere va gestita in maniera condivisa con il ministro dell'Istruzione”.

Franziska, nome d’arte di Francesca Casano, è la fumettista che ha disegnato la riedizione della Carta: “Gli argomenti sono trattati con leggerezza per attirare l’attenzione dei giovani, credo, infatti, che la comunicazione più efficace passi dall’ironia. Si tratta di un manifesto di ampio formato piegato in modo tale da mostrare le varie facce con le tavole man mano che viene aperto, fino ad arrivare alla pagina finale, la più grande, in cui l’immagine è focalizzata intorno ad una grande D, che comprende le protagoniste delle tavole ed esalta la figura della donna nello sport”.

Valentina Sonzini, responsabile del progetto Enwosp: "Con questo progetto abbiamo reso il testo della Carta un pò meno rigido, adatto ad un pubblico giovane. Per questo abbiamo scelto il fumentto e l'edizione in italiano, francese e inglese".

Manuela Claysset, responsabile politiche di genere Uisp: "E' necessario proporre un nuovo modello di sport meno cerntrato sull'agonismo e più sul benessere. Le donne possono essere un'avanguardia di questa rivoluzione sportiva e culturale".

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