Progetti

Archeogiocando ad Oristano: con il progetto si realizzano laboratori sugli sport delle antichità

Ha preso il via anche in Sardegna il progetto Uisp “Archeogiocando: co-progettazione di percorsi sportivi nei siti archeologici per la fruizione attiva del patrimonio culturale”. Il progetto, che ha valenza nazionale ed è finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, coinvolge nove regioni e altrettanti siti archeologici.


L'Uisp Oristano concentrerà le sue iniziative sul sito della Tomba dipinta di Mandras di Ardauli (Or), ipogeo funerario caratterizzato dalla presenza al suo interno di singolari elementi pittorici in ocra. “Abbiamo iniziato le attività a scuola a dicembre - dice Cinzia Loi, coordinatrice locale del progetto - dopo una lezione introduttiva sugli sport delle origini abbiamo deciso di concentrarci sull'era del neolitico recente, valorizzando la tomba di Ardauli. Da una introduzione teorica siamo passati all’attività pratica, per realizzare le componenti strutturali dei manufatti, come punte di freccia in ossidiana e corde per archi in lino. I ragazzi hanno partecipato ad un laboratorio sulle armi da getto, lancia e arco, studiandone l’utilizzo e la realizzazione di parti costitutive”.

Martedì 14 febbraio gli studenti riceveranno la visita di un gruppo di giovani dell’Ogliastra che ripropone un’antica lotta sarda, “sa strumpa”, riconosciuta anche dal Coni: terranno una lezione introduttiva a scuola e una dimostrazione pratica, poi faranno provare i ragazzi. “A marzo, con l’arrivo della primavera, inizieremo le uscite sul territorio per approfondire la conoscenza del monumento e del territorio circostante. Oltre ai 50 ragazzi dell’istituto comprensivo di Ardauli, coinvolgeremo anche una scolaresca dell’istituto Ales di Ruinas. Per l’evento finale verranno ospitati e guidati dai nostri ragazzi alla scoperta del monumento, e saranno loro ad illustrare lo spazio e le attività ai coetanei".

"Grazie a questo progetto i ragazzi diventeranno testimoni e custodi di questo bene culturale - conclude Loi - hanno voglia di conoscere il territorio, sono molto interessati, partecipi e curiosi. Il progetto prevede la realizzazione di un book fotografico con le immagini scattate dai ragazzi: questa parte del lavoro li appassiona particolarmente, sono sempre alla ricerca della migliore inquadratura e del soggetto più bello, stanno diventando veramente bravi”. Elena Fiorani)

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