Progetti

Capitan Uncino: i laboratori di Como

Un istituto professionale ha inserito il progetto Uisp nel percorso didattico

Sta prendendo il largo il nuovo progetto Uisp “Capitan uncino: in mare aperto per tutte le abilità", che prevede lo sviluppo di laboratori sperimentali in otto città per la costruzione e l'utilizzo di barche a vela ad opera di gruppi di ragazzi disabili e normodotati. I ragazzi saranno coinvolti attivamente, dalla progettazione alla realizzazione, fino al varo e all'utilizzo delle barche. A Como il progetto ha preso il via con l’inizio della scuola, i ragazzi partecipanti sono infatti tutti del Centro di Formazione professionale G. Terragni di Afol Monza Brianza. Nel progetto sono coinvolte classi appartenenti a vari indirizzi: operatore del legno, per la costruzione barca; operatore dell'artigianato artistico-arredo tessile, per la realizzazione delle vele; operatore dell'artigianato artistico-decoratore; operatore grafico, per gli obiettivi comunicativi del progetto.
 
Concetta Sapienza, coordinatrice locale del progetto, ci ha descritto la declinazione comasca dell’iniziativa: “Si svolge presso un centro di formazione professionale, con circa 85 ragazzi dai 14 ai 20 anni. Oltre a giovani con disabilità ci sono anche molti ragazzi che vivono un disagio sociale e tutti loro dovranno integrarsi e collaborare per la buona riuscita del progetto, che è stato incorporato nel percorso formativo e proseguirà per tutto l’anno scolastico. I vari compiti sono stati suddivisi nelle classi in base al corso di studi, mentre per le regole della filibusta ogni classe ha creato un gruppo di lavoro ed hanno già iniziato a lavorare per la scelta e la realizzazione del proprio “jolly roger”, la bandiera che isseranno sulla barca. Mercoledì 14 novembre c’è stato un incontro con i ragazzi, il cui fine era principalmente trasmettere motivazioni ed entusiasmo: abbiamo consegnato il materiale per realizzare il diario di bordo, che vorremmo contenesse non solo la cronaca del lavoro ma anche le emozioni dei ragazzi”.
 
“Negli ultimi giorni - continua Sapienza - altri tre istituti di istruzione superiore della provincia di Como si sono interessati alla nostra attività e vorrebbero collaborare con noi. Stiamo discutendo in questi giorni su quale formula adottare per permettere una loro partecipazione, che arricchisca l’esperienza dei nostri ragazzi, permettendo loro un ulteriore scambio e confronto. Stiamo, inoltre, pianificando una conferenza, da tenersi a fine gennaio, a cui invitare le istituzioni locali per presentare il progetto, presentando in questa occasione anche il percorso di collaborazione con gli altri istituti”.
 
Quali sono le prossime tappe del percorso?
“In questa fase si stanno creando i progetti che poi verranno realizzati. Prima di Natale intendiamo comprare il materiale per iniziare da gennaio la lavorazione. I nostri ragazzi hanno delle ore scolastiche dedicate al progetto, sono diventate unità didattiche per la scuola. C’è anche la possibilità che supportino il lavoro di altri comitati, dato che stanno seguendo una formazione professionale proprio in questo settore”. (E.F.)

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