Progetti

Capitan Uncino: in mare aperto per tutte le abilità

Il progetto Uisp prende corpo, iniziati i lavori per la costruzione barche a vela. Interviene D. Valenzano

Il numero 15 porta bene a Capitan Uncino. Il progetto promosso dall’Uisp e dalla Lega vela Uisp, nasce da un’idea che profuma di salsedine e resina. Quindici dicevamo, come “gli uomini sulla cassa del morto” o come il giorno di partenza, a gennaio, della pubblicazione su Facebook del diario speciale di Capitan Uncino a Meda (Como), una delle otto città coinvolte dall’Uisp in questo progetto nazionale. Le altre città sono: Ferrara, Livorno, Civitavecchia, Salerno, Lecce e Noto (Sr). Orvieto, prevista all’inizio, verrà sostituita da Gaeta (Lt).
Obiettivo: progettare, costruire, verniciare, armare e varare una barca a vela in legno. In piena stile spending review, tutto fatto in casa, carpentieri e filibustieri, chiodi, compensato marino e lana di vetro. Una deriva di quattro metri, costruita sulle esigenze di tutti, ragazzi e ragazze con disabilità e senza. Il varo è previsto in primavera. A Meda, vicino Como, i protagonisti assoluti sono i 90 giovanissimi aspiranti-artigiani del Centro di formazione professionale “G. Terragni”: falegnami, tappezzieri, decoratori. In barca ci saliranno a turno, ma quanto sgobbano!

“In questa fase tutto gira intorno al gruppo dei nostri falegnami: i maschi sono più veloci, le ragazze più precise – spiega Dario Valenzano, professore di diritto nell'istitituto Csp comasco e skipper per vocazione - Attualmente siamo a metà della realizzazione dello scafo e stiamo progettando le vele. Poi lo scafo passerà nelle mani dei tappezzieri, che si occuperanno delle vele. So che anche nelle altre sette città ci si interroga su questo problema: picco o non picco? Ovvero, albero unico con vela Marconi o diviso a metà, con vela trapezoidale? Noi di Como abbiamo scelto questa seconda soluzione, un armo aurico, col picco. In questa maniera risulterà più semplice trasportare la barca”.

“L’ultima fase di lavorazione sarà quella della verniciatura e quindi il nostro cantiere vedrà all’opera i decoratori: abbiamo alcuni bozzetti e alla metà di aprile decideremo quale decorazione adottare. Lo faremo nel corso di un’assemblea scolastica: la democrazia è alla base del nostro progetto che si rifà alla tradizione della filibusta. Sulla linea generale del progetto Capitan Uncino, ci siamo mossi cercando sempre di condividere le scelte. Il merito maggiore di questo progetto è quello di coinvolgere e appassionare i ragazzi, il fatto che alla fine potranno dire: questa cosa l’ho fatta io. Oltre all’idea costruttiva del legno c’è quella dell’evasione: la barca fa sognare orizzonti lontani”.

"Capitan uncino: in mare aperto per tutte le abilità", il nuovo progetto nazionale Uisp, nato all'interno della Legge 383/2000 di promozione sociale. L'idea che lo anima è che lo sport, la vela in particolare, possa rappresentare uno strumento di aggregazione e integrazione sociale.

Le pagine Facebook di Capitan Uncino Como sono curate da Lorenzo, amministratore, Alessio e altri ragazzi dell’Istituto. (I.M.)

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